14.06.2013 Views

Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Un progetto per la giustizia<br />

non sostenerlo come luogo e ambito dove si devono creare anche le premesse<br />

per i processi di inclusione sociale, collaborare a rompere le diffidenze<br />

e promuovere cultura effettiva di legalità, non aver fatto questo è un grave<br />

limite. Ma quando mai si può accettare che si insinui l’idea che si sottovaluta<br />

la legalità e la giustizia, proprio stando con loro! Non possiamo pensare<br />

a una politica che si consegna solo all’ordine pubblico. Ma per fare questo si<br />

chiede di abbassare i toni dell’ideologia dei proclami, operare s<strong>il</strong>enziosamente,<br />

impostare e dare valore alle scelte formative ed educative (scuola in primis).<br />

Noi stiamo vivendo nella città con una presenza che vuole essere anche<br />

un laboratorio di ricerca, di comunicazione culturale, un luogo da cui guardare<br />

la città, la sua domanda di serenità, di sv<strong>il</strong>uppo, di coesione, di amicizia.<br />

È da qui che è nato quello st<strong>il</strong>e di mediazione sociale, di costituzione di<br />

un’ospitalità fondata su patti, su regole condivise. Per noi, e ne siamo sempre<br />

più convinti, la socialità, la rottura dell’indifferenza, <strong>il</strong> far crescere la passione<br />

per la responsab<strong>il</strong>ità sociale e anelito di giustizia, sono scelte importanti.<br />

Chiedono uno stare nel mezzo della realtà, del contesto sociale, assumerne<br />

anche le contraddizioni, ma non rendere residuale o semplicemente<br />

assistenzialistica questa domanda di relazione. È <strong>il</strong> vuoto di politiche sociali,<br />

di sottovalutazione della qualità sociale degli interventi che alimenta marginalità,<br />

li cronicizza.<br />

Ad esempio, dopo lo sgombero di Opera con alcune tende bruciate ci<br />

furono continuamente pressioni e manifestazioni cariche di rifiuto, di intolleranza<br />

in uno scontro che rischiava di diventare pesante. Ebbene abbiamo<br />

scelto di ospitarli noi, stando con loro, portando un patto di socialità e legalità,<br />

esigendo una contrattazione forte, molte di quelle famiglie che hanno<br />

accettato di condividere con noi questo percorso, ora abitano in case e lavorano.<br />

Abbiamo scelto la strada del rifiuto dell’ideologia del capro espiatorio,<br />

ma anche quella delle vittime tout court. È possib<strong>il</strong>e dunque individuare e praticare<br />

risposte di inclusione sociale, prevenire e contrastare forme di devianza<br />

più o meno esplicite, proprio creando un clima di fiducia, non generica o<br />

retorica, ma realmente conquistata e resa possib<strong>il</strong>e, creando ovunque un<br />

contesto positivo di ospitalità, di accoglienza, di legalità e sicurezza. Si dice<br />

che debbono avere casa e lavoro, gli immigrati, che vanno superati campi e<br />

favelas. Siamo d’accordo e certamente lo vediamo doveroso ed urgente. Ma<br />

chi è disposto, chiediamocelo, a concedere credito a questa domanda, dare<br />

anche nel mercato abitativo, una abitazione?<br />

Tutte le nostre famiglie, che ora abitano in una casa, pagano l’affitto e vivono<br />

normalmente, hanno dovuto nascondere la propria identità, non farsi<br />

riconoscere nel lavoro come persone di etnia rom. Si proclama dunque un<br />

percorso e si creano le condizioni perché questo percorso non venga reso<br />

353

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!