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Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

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Antonello Racanelli<br />

(«L’<strong>Associazione</strong> si propone di tutelare gli interessi morali ed economici<br />

dei magistrati»).<br />

Il risultato elettorale indiscutib<strong>il</strong>mente ci ha premiato: i colleghi vogliono<br />

con sempre maggiore forza che l’<strong>Associazione</strong> tuteli i magistrati e si<br />

preoccupi delle condizioni di lavoro ed anche retributive dei magistrati.<br />

Invece spesso all’interno dell’Anm (<strong>il</strong> mio discorso riguarda tutte le<br />

componenti associative) si assiste ad una sorta di posizionamento politico<br />

condizionato dalla situazione politica esterna: si tratta, secondo me, di un<br />

errore fondamentale, perché noi dovremmo essere del tutto indifferenti<br />

agli scenari politici esterni e sostenere le nostre posizioni e perseguire i nostri<br />

obiettivi a prescindere.<br />

Parlavo prima di “preclusione ideologica”: all’insegna della preclusione<br />

ideologica è nata la prima giunta di questo Cdc. Ancora ricordo le parole<br />

di insediamento del presidente Luerti, che hanno rappresentato un momento<br />

molto basso nella storia dell’associazionismo giudiziario perché si<br />

sono offesi in modo del tutto gratuito centinaia e centinaia di colleghi che<br />

hanno votato per la lista di Mi che, è opportuno ribadire, è attualmente <strong>il</strong><br />

secondo gruppo associativo. Il collega Luerti (al quale va peraltro riconosciuta<br />

grande sensib<strong>il</strong>ità istituzionale per <strong>il</strong> gesto delle sue dimissioni) ha<br />

sostanzialmente detto che noi di Mi siamo colorati politicamente. Il gruppo<br />

nel quale sono stato eletto da sempre si caratterizza per promuovere la<br />

figura del magistrato libero da condizionamenti politici di ogni genere e si<br />

fonda su valori e idee del tutto lontani dalle gratuite affermazioni del collega<br />

Luerti.<br />

Appare evidente che ormai all’interno dell’Anm, al di là di quelle che<br />

possono sembrare posizioni differenziate, si vada costituendo un asse ben<br />

definito che si caratterizza per la conventio ad excludendum di Mi (peraltro, si<br />

tratta di un dato che appare confermato anche dall’osservazione di quanto<br />

succede sempre più spesso in sede di Consiglio superiore della magistratura).<br />

Anche in occasione della nascita della nuova giunta dell’Anm, con<br />

l’ingresso di Md e dei Movimenti si è manifestata questa conventio ad excludendum:<br />

ma perché? Forse perché siamo scomodi, non siamo “politicamente<br />

corretti”, perché vogliamo che l’Anm recuperi anche la sua natura<br />

sindacale. Forse siamo politicamente scorretti perché perseguiamo con<br />

molta chiarezza alcuni obiettivi pratici e concreti, quali:<br />

1) fissazione dei carichi massimi di lavoro esigib<strong>il</strong>i per magistrato;<br />

2) immediati investimenti da parte del ministero per la fornitura ai magistrati<br />

di strumenti essenziali per <strong>il</strong> lavoro, quali ad esempio computer e<br />

codici, nonché <strong>il</strong> concreto impegno a garantire adeguati aumenti numerici<br />

del personale amministrativo;<br />

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