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Un progetto per la giustizia
saranno celebrate (tra l’altro con l’esito che il governo auspica), la responsabilità
sarà dei magistrati e non della maniera canina con cui queste norme
sono scritte. E nemmeno dello stato comatoso dell’amministrazione della
giustizia.
E chi dovrebbe fare informazione su questo argomento se non l’Anm?
Non con un ufficio stampa, non con comunicati del tipo: l’Anm depreca,
stigmatizza, ecc. L’ufficio relazioni con il pubblico significa prendere posizione,
significa cercare tribune, significa parlare in modo che l’opinione
pubblica, che certo non legge i comunicati dell’Anm, possa sapere dalla viva
voce di qualcuno di noi quello che si sta preparando e fino a dove può arrivare
la responsabilità dei magistrati e dove invece essa si ferma perché la responsabilità
è del legislatore in particolare e della classe politica in generale.
L’Anm, o meglio, le correnti fanno quello che non dovrebbero fare: gestiscono
l’autogoverno. Questa è una cosa drammatica dal mio punto di vista
per la credibilità stessa nonché per l’efficienza della magistratura.
Il sindacato in qualsiasi organizzazione dedita alla produzione di beni o
servizi rappresenta i lavoratori, promuove il miglioramento delle condizioni
di lavoro, il miglioramento del trattamento economico, il miglioramento del
trattamento previdenziale, è l’interlocutore del potere politico per nuovi
provvedimenti legislativi nella materia che riguarda quel lavoratore. Ma poi
si ferma, perché ogni impresa ha un padrone, ha un consiglio di amministrazione
ed è il consiglio d’amministrazione che gestisce l’impresa, non il
sindacato. Il nostro consiglio d’amministrazione è il Consiglio superiore della
magistratura e un Consiglio superiore della magistratura che è posseduto
dal sindacato non può fare bene il suo mestiere. Non è un caso che ci si è
sentiti dire dal Tar che il Csm ha violato le disposizioni normative che esso
stesso si è dato. Non è un problema di diversa valutazione di attività discrezionale.
Se avete letto la sentenza del Tar, il Csm viene accusato di violazione
di legge: noi giudici violiamo la legge!
Basta aprire il sito del Movimento, il sito di Magistratura democratica, le
mailing list su cui scrivono e hanno scritto su questo argomento Pepino, Fresa,
Patrono: ogni corrente rimprovera le altre di (chiamiamolo in maniera
molto perentoria) abuso d’ufficio, correntismo, criteri di appartenenza. Ogni
corrente proclama di essere diversa dalle altre. È possibile questo, secondo
voi, quando ognuna dice di sé la stessa cosa? Certo che no. Allora, visto che
io come tutti conosco moltissime persone che sono sia nel Csm sia
all’interno delle correnti come brave e oneste persone, vuol dire che le brave
e oneste persone non hanno la possibilità di gestire il sistema che si è costruito.
E allora il sistema deve essere cambiato.
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