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Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

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Gianfranco G<strong>il</strong>ardi<br />

logie informatiche, assistenti d’udienza, valorizzazione e congruo impiego<br />

dei got, banche dati, sono tutti aspetti di una strategia che da sola non varrà<br />

a risolvere i problemi della giustizia, ma servirà certamente ad individuare<br />

<strong>il</strong> limite - da dichiarare allora apertamente ed esplicitamente - oltre <strong>il</strong><br />

quale una risposta di giustizia non è più possib<strong>il</strong>e e, meno ancora, è possib<strong>il</strong>e<br />

una risposta decente.<br />

Io non avrei sottoposto alla firma un documento che tende a suggerire<br />

una spaccatura inesistente all’interno della magistratura, quasi che <strong>il</strong> carico<br />

“sostenib<strong>il</strong>e” di lavoro non stia a cuore ad ogni magistrato.<br />

Non avrei esitato invece a sottoscrivere un documento, che propongo<br />

come una sorta di manifesto ideale di questo Congresso, in cui la questione<br />

del peso della domanda che la giurisdizione è in grado effettivamente di<br />

sopportare e che la giurisdizione non può assolutamente rifiutare nel sistema<br />

costituzionale di tutela dei diritti, sia assunta come impegno di tutte<br />

le istituzioni, e non della sola magistratura, affinché la giustizia possa contare<br />

su più risorse, meglio organizzate e più razionalmente distribuite, presidiate<br />

da regole effettivamente idonee a garantire trasparenza, efficienza<br />

ed effettività, in un contesto di governo autonomo capace di distinguere i<br />

meritevoli dagli incapaci e di svolgere in modo rigoroso ed imparziale i<br />

propri compiti, con dirigenti impegnati a difendere l’indipendenza degli<br />

uffici da ogni interferenza e nell’assicurare le regole di buona amministrazione:<br />

una giustizia rivolta ad applicare leggi che hanno a cuore davvero i<br />

diritti dei cittadini e non i priv<strong>il</strong>egi dei più furbi o dei più forti, in un quadro<br />

in cui la pluralità del sistema giurisdizionale si accompagni almeno<br />

all’identità di garanzie di autonomia e indipendenza dei giudici e la giurisdizione<br />

non diventi <strong>il</strong> guardiano impotente rispetto alle paure collettive,<br />

vere o false o presunte o sbagliate che siano.<br />

Un sistema che, nell’impossib<strong>il</strong>ità della giurisdizione di far fronte a tutti<br />

i conflitti, deve necessariamente individuare priorità ed urgenze e - anche<br />

per questo tramite - essere in grado di tracciare un criterio sicuro ed affidab<strong>il</strong>e,<br />

con l’individuazione di standard professionali entro i quali ciascun<br />

magistrato possa svolgere <strong>il</strong> proprio lavoro nella certezza che <strong>il</strong> peso dei<br />

carichi non lo esporrà a rischi di procedimenti disciplinari e non influirà<br />

negativamente sulle valutazioni di professionalità che lo riguardano.<br />

Tutti insieme rivendichiamo con forza leggi e prassi che restituiscano<br />

senso e dignità al nostro lavoro e lascino spazio anche ai nostri giusti bisogni<br />

di cittadini liberi, alle nostre famiglie, a momenti di distensione e di<br />

relax, e tutti insieme rifiutiamo le responsab<strong>il</strong>ità che non ci competono;<br />

ma tutti insieme ribadiamo con altrettanta forza e convinzione che nella<br />

tensione a far sì che i diritti, sommersi e nascosti nelle pieghe<br />

dell’ordinamento giuridico, riescano a trasformarsi in poteri effettivi di<br />

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