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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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fratelli erano causi<strong>di</strong>co, avvocato e attuaro 210 . Analogamente, Adelaide VittoriaMaria Rolla, che sposò un notaio, era figlia <strong>di</strong> un avvocato e giu<strong>di</strong>ce alservizio <strong>di</strong> “Sua Altezza” 211 .La maggior parte dei futuri mariti non erano originari <strong>di</strong> Torino, maprovenivano dai <strong>di</strong>ntorni: Corio, Giaveno, Carmagnola, Cocconato, <strong>San</strong>fré,Montechiaro d’Asti, Castellalfero sono le località che ho trovato menzionate.I luoghi tal<strong>vol</strong>ta coincidono con quelli <strong>di</strong> provenienza della sposa: i coniugiGiuseppa Giordano e Giuseppe Antonio Obert provenivano entrambi daCocconato 212 . L’unico sposo <strong>di</strong> fine Seicento <strong>di</strong> cui abbiamo informazioni siintegra perfettamente nelle caratteristiche che ho evidenziato fin’ora, si trattainfatti <strong>di</strong> un notaio, Giovanni Battista Cresto, proveniente da Rocca, una piccolalocalità <strong>di</strong> bassa montagna vicino a Corio Canavese 213 .4. La doteLe <strong>di</strong>sposizioni iniziali del Soccorso stabilivano che gli amministratoripotessero scegliere ogni anno una figlia a cui assegnare la dote, lasciandoche le altre partecipassero all’estrazione a sorte dell’Ufficio pio, che avrebbeimbussolato il loro nome insieme a quello delle ricorrenti non dell’opera 214 .Ma già a metà Seicento il Tesauro ci rende noto che ogni anno, il giorno dellafesta della purificazione della Beatissima Vergine (che ricorre il 2 febbraio),era <strong>di</strong>stribuita la dote <strong>di</strong> ducatoni 30 a un terzo <strong>di</strong> tutte le figlie 215 . In baseall’analisi che abbiamo effettuato nel secondo capitolo possiamo ipotizzareche le figlie accolte in quel periodo non superassero la dozzina, pertanto ledoti <strong>di</strong>stribuite dovevano essere tre o quattro. La scelta delle beneficiarie avvenivaper estrazione a sorte fra tutte coloro che erano accolte da almeno unanno. Le sorteggiate avevano tempo fino a tutto il mese <strong>di</strong> luglio per trovaremarito, e solo in quel caso avrebbero ottenuto l’assegnazione della dote 216 . Se210ASSP, I, CSP, Lasciti, 92, fasc. 81/48 e 81/49.211ASSP, I, CSP, Lasciti, 92, fasc. 81/45 e 81/52.212ASSP, I, CSP, Lasciti, 92, fasc. 81/60. Allo stesso modo, il me<strong>di</strong>co Giuseppe FrancescoRoffi, <strong>di</strong> Giaveno, sposò la compaesana Domenica Valetti (ASSP, I, CSP, Lasciti, 92, fasc.81/56).213ASSP, I, 167, Libro in<strong>di</strong>cante i posti ... 1788, lascito Ozeglia.214ASSP, I, CSP, Repertori dei lasciti, 163, s.v. «Soccorso», or<strong>di</strong>nato del 21 marzo 1599.215Tesauro, 1658, Regole per la Casa del soccorso.216A Caterina Gaspar<strong>di</strong>na, ad esempio, come già rilevato, la dote fu assegnata nel marzodel 1684, poiché «aveva compiuto il suo tempo e aveva il partito privato» (ASSP, I, Socc.,Or<strong>di</strong>nati, 251, or<strong>di</strong>nato del 12 marzo 1684).126

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