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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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premessa*Le donne furono una delle categorie privilegiate dall’attività assistenzialedella <strong>Compagnia</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong>. La prima opera riservata ad esse fu laCasa del soccorso, la cui fondazione risale al 1589, un secolo dopo, nel 1683, fula <strong>vol</strong>ta del Deposito e da ultimo, tra il 1742 e il 1751 fu elaborato e realizzatoil progetto delle Forzate. L’attenzione degli stu<strong>di</strong>osi, tuttavia, si è concentratamaggiormente sugli aspetti legati all’influenza economica, politica e socialedella <strong>Compagnia</strong> e ha toccato solo marginalmente queste istituzioni. Le primeinformazioni sul Soccorso e sul Deposito le troviamo nella ricostruzionedella storia ufficiale della <strong>Compagnia</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong>, scritta da Emanuele Tesauronel 1657 e seguita nel 1701 da una seconda e<strong>di</strong>zione. Tali opere hannocostituito una base <strong>di</strong> informazioni essenziale per tutte le pubblicazionisuccessive, da quelle celebrative della prima metà del XX secolo, sino aglistu<strong>di</strong> più recenti. Fino agli anni Ottanta del Novecento tuttavia, ci erano notesoltanto le vicende della fondazione e gli aspetti più istituzionali della storiadel Soccorso e del Deposito, mentre l’Opera delle forzate era del tutto ignorata.Né il quadro delle conoscenze cambia passando dall’Antico Regime alperiodo napoleonico. Sia prima che dopo la soppressione della <strong>Compagnia</strong>, lasua attività e quella delle opere che sopravvissero risulta poco indagata, e leinformazioni si fermano alle trasformazioni <strong>di</strong> carattere amministrativo cheavvennero fra il 1800 e il 1802. È allo sviluppo della storia <strong>di</strong> genere e agli stu<strong>di</strong>condotti da <strong>San</strong>dra Cavallo sul sistema assistenziale torinese che dobbiamole nostre attuali conoscenze sulle istituzioni femminili della <strong>Compagnia</strong>. In unarticolo pubblicato negli «Annali della Fondazione Einau<strong>di</strong>», l’attenzione sifocalizza sugli anni centrali del Settecento, che furono caratterizzati da un intensointervento assistenziale ri<strong>vol</strong>to alle donne. Partendo dagli aiuti <strong>di</strong>spensatidalle istituzioni più antiche, ovvero l’Ospedale <strong>San</strong> Giovanni e l’Ospedale<strong>di</strong> carità, e passando poi a considerare i caratteri delle istituzioni chesorsero sotto il regno <strong>di</strong> Carlo Emanuele III, la stu<strong>di</strong>osa delinea il quadro <strong>di</strong>una carità intrisa <strong>di</strong> contenuti corporativi e <strong>di</strong> esigenze <strong>di</strong> conservazione dello* Desidero ringraziare la professoressa <strong>San</strong>dra Cavallo che mi ha seguito in questo lavorocon i suoi preziosi suggerimenti e consigli. Ringrazio anche la dottoressa Cantaluppi el’architetto Signorelli per l’aiuto nell’identificazione delle fonti e nell’impostazione dellaricerca.51

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