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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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agli anni <strong>di</strong>fficili della Guerra <strong>di</strong> Successione Spagnola e della carestia. Le<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> questo periodo sono manifestate anche nei verbali delle riunioni.Nel 1706, ad esempio, si legge che «atteso l’aumento delle vettovaglie» è statodeciso <strong>di</strong> «non accettarsi maggior numero <strong>di</strong> figlie» 69 , e che «si alza il numerodelle figlie da mantenersi per conto dell’opera a 24, attese le calamità» 70 .Conclusa la guerra, già nel 1714, le piazze pensionarie tornarono a 9 e salirononegli anni seguenti a 11, in concomitanza con la decisione <strong>di</strong> mantenerenon più <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci figlie a spese dell’opera, oltre alla Madre, alla sottomadree alla serva, ancora una <strong>vol</strong>ta «attese le angustie dell’opera, e i debiti dellamedesima» 71 . Emerge dunque una relazione stretta tra le piazze pensionariee la situazione economica (che naturalmente influenza lo stato finanziariodell’istituzione). Intorno agli anni Quaranta del Settecento, si registra unanuova crescita: le piazze sono tra le 13 e le 15. Ma a questo punto l’incrementoè legato al nuovo interesse mostrato dai benefattori verso i lasciti finalizzatialla fondazione <strong>di</strong> piazze private, controllate <strong>di</strong>rettamente da loro e dai loro<strong>di</strong>scendenti. Se infatti all’introito totale che compare alla voce pensioni sottraiamoquello derivante dalle piazze Cavour, ve<strong>di</strong>amo che le pensioni pagate<strong>di</strong>rettamente dalle beneficiarie sono ancora 8 o 9.Ma come erano utilizzate le piazze pensionarie? Sovente l’ammissionecome pensionaria poteva costituire la via privilegiata per un successivo accessoa una piazza gratuita. La giovane Aliberti fu ammessa nel marzo 1692con una pensione <strong>di</strong> lire 10 mensili e nel <strong>di</strong>cembre dello stesso anno passò aduna piazza <strong>di</strong> seconda regola; la stessa cosa avvenne per Clara Catta Rossa,che entrò come pensionaria nel luglio del 1682 e due mesi dopo passò ad unapiazza <strong>di</strong> seconda regola.La piazza pensionaria poteva anche offrire l’opportunità <strong>di</strong> essere ammessemalgrado la mancanza <strong>di</strong> requisiti essenziali quali l’età minima <strong>di</strong> 14anni. Lucia Bosca entrò il 24 settembre del 1679 perché i parenti si impegnaronoa pagare la pensione fino al compimento dei 14 anni, dopo<strong>di</strong>ché, comefu stabilito fin dal momento dell’ingresso, Lucia avrebbe occupato una piazza<strong>di</strong> seconda regola. Il passaggio avvenne regolarmente il 30 maggio del 1680.Analogamente, Anna Maria Baralis entrò come pensionaria nel settembre69ASSP, I, CSP, Repertori dei lasciti, 163, s.v. «Soccorso», or<strong>di</strong>nato del 6 aprile 1706.70Ibid., or<strong>di</strong>nato del 15 aprile 1706. Se teniamo conto che al <strong>di</strong> fuori delle emergenze, inquesti anni il numero delle piazze dell’opera era <strong>di</strong> 12, a cui si aggiungevano le 3 della Madre,della sottomadre e della serva, per arrivare a 24 mancano giusto le 9 piazze in<strong>di</strong>cate nel1701 come pensionarie.71ASSP, I, CSP, Repertori dei lasciti, 163; Repertori degli or<strong>di</strong>nati, 27, s.v. «Soccorso», or<strong>di</strong>natodel 7 marzo 1715.77

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