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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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Appen<strong>di</strong>ceGLI ARCHITETTIBENEDETTO BRUNATI (1784-1862)Fu uno dei protagonisti del periodo della “nascita della Nazione”, tra l’epoca napoleonicae l’Unità.Laureato architetto civile e idraulico presso l’Università <strong>di</strong> Torino, ingegnere nelGenio Civile sardo in cui raggiunse il grado <strong>di</strong> ispettore generale, insignito daVittorio Emanuele II del titolo <strong>di</strong> barone dal 1857, membro <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse societàscientifiche, commendatore dell’Or<strong>di</strong>ne dei SS. Maurizio e Lazzaro. Oltre all’operaquarantennale de<strong>di</strong>cata al Genio Civile, nel Congresso permanente <strong>di</strong> acque estrade (dove raggiunse il grado <strong>di</strong> vice presidente) fu progettista <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici. L’operapiù significativa è il progetto dell’impianto urbanistico per la piazza Barbaroux,oggi Galimberti, a Cuneo. Carlotta, una delle sue figlie, sposò l’ingegner GiovanniDavicini, padre degli ingegneri Giuseppe e Attilio 178 . Si occupò dell’acquisto dellacasa Veglio, da destinare all’ampliamento del Soccorso per conto della <strong>Compagnia</strong><strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong>, nella quale è attestato come consigliere nel 1851.costanZO antonelli (1844-1923)Figlio del più celebre Alessandro, fu il continuatore del santuario <strong>di</strong> Boca (Novara)eretto dal padre, proseguì sino al 1900 unitamente a Crescentino Casellii lavori per la Mole Antonelliana, portò a termine su idea paterna la cosiddetta“casa delle colonne” 179 . Nell’Istituto delle Opere pie <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> ricoprì <strong>di</strong>versecariche: membro della Direzione (dal 1901 CdA) dal 1879 al 1901, fece partedell’organo esecutivo, la GP, dal 1886 al 1893. Oltre agli interventi eseguiti nelnuovo e<strong>di</strong>ficio dell’Educatorio realizzò tra il 1886 e il 1889 la nuova sala <strong>di</strong> incantinella sede <strong>di</strong> via Monte <strong>di</strong> Pietà.carlo CEPPI (1829-1921)È fra i più importanti architetti attivi in Torino fra la metà dell’Ottocento e i primidel Novecento nell’ambito dell’e<strong>di</strong>lizia civile e religiosa e dell’urbanistica 180 .Partecipò alla progettazione della nuova stazione ferroviaria <strong>di</strong> Porta Nuova unitamentead Alessandro Mazzucchetti (1867); intervenne (1884) sul piano Velascoper la via Diagonale (poi Pietro Micca), coor<strong>di</strong>nò l’Esposizione Nazionale <strong>di</strong>Torino del 1898 con Costantino Gilo<strong>di</strong> e Giacomo Salvadori <strong>di</strong> Wiesenhof (dal178Cfr. Comoli Mandracci, 1975, ad. ind.; Leva Pistoi - Piovesana Gallo, 2008; Lupo,1975, pp. 695-700; Manno, 1895-1906, <strong>vol</strong>. II, pp. 428-429.179Cfr. Leva Pistoi, 1969, p. 8; Portoghesi, 1961, p. 482.180Cfr. Bruno - Chevalley - Salvadori <strong>di</strong> Wiesenhof, 1931; Tamburini, 1979, pp. 642- 644;Massaia, 1992, pp. 407-429.342

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