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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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e<strong>di</strong>ficio 76 . Il marchese Michele Antonio Benso <strong>di</strong> Cavour 77 , proprietario delpalazzo confinante a ovest con il Soccorso, <strong>vol</strong>eva acquistare l’e<strong>di</strong>ficio perunirlo a quello <strong>di</strong> sua proprietà situato all’angolo <strong>di</strong> via Conciatori (oggi viaLagrange) e contrada dell’Arcivescovado.Per questo motivo aveva preso contatto con alcuni degli amministratoridella <strong>Compagnia</strong> onde pervenire alla definizione del contratto. Successivamenteil marchese promosse una azione legale <strong>di</strong>nanzi al Senato <strong>di</strong> Piemonte,come risulta da atti del 28 novembre 1755 proseguiti con or<strong>di</strong>nanza 30<strong>di</strong>cembre con cui il Benso <strong>vol</strong>eva obbligare la <strong>Compagnia</strong> a vendere il vecchioe<strong>di</strong>ficio valutato con una stima corretta aumentata dell’ottavo 78 secondoquanto prescritto dalle Regie Costituzioni. Il conte Damiano <strong>di</strong> Priocca 79 chepossedeva il palazzo situato a est della Casa del soccorso aveva proposto <strong>di</strong>acquistare quest’ultima per lire 26.000. La <strong>Compagnia</strong> riteneva <strong>di</strong> non dovereffettuare la ven<strong>di</strong>ta per trattativa privata ma <strong>di</strong> far affiggere i «tiletti invitativie farne li privati incanti», ossia ban<strong>di</strong>re un’asta, nella speranza che lapresenza <strong>di</strong> due concorrenti le consentisse <strong>di</strong> ricavare una cifra più alta. Il reCarlo Emanuele III, temendo che sorgessero delle controversie fra il Cavoure il Priocca, <strong>di</strong>ede incarico all’avvocato generale presso il Senato <strong>di</strong> PiemonteGiambattista Gallo <strong>di</strong> chiudere ogni controversia tramite una trattativaamiche<strong>vol</strong>e. Il 9 e 10 gennaio 1756 l’architetto Giuseppe Giacinto Bays 8076La vicenda è documentata in maniera molto dettagliata in AST, s.r., Insinuazione <strong>di</strong>Torino, 1756, l. 6, cc. 745-762. L’atto fu rogato il 10 giugno 1756 nell’ufficio dell’Avvocatogenerale presso il Senato <strong>di</strong> Piemonte Giambattista Gallo; a questo atto sono allegati tutti idocumenti che precedono la vicenda.77Manno, 1895-1906, <strong>vol</strong>. II, p. 244. Michel Antonio Benso (Torino 1707 - 6 marzo 1773)della linea <strong>di</strong> Isolabella, poi <strong>di</strong> Cavour, alfiere delle guar<strong>di</strong>e e gentiluomo <strong>di</strong> bocca. Feritoalla battaglia <strong>di</strong> Guastalla vi rimase storpiato, mentre suo fratello Carlo Giuseppe morì nellastessa battaglia.78Raccolta per or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> materie delle leggi, 1831, t. VII, <strong>vol</strong>. IX, p. 363, «Disposizioni delleRegie Costituzioni del 1723», libro V al titolo XXI «Del privilegio per l’ampliamento dellefabbriche e pel passaggio delle acque», art. 1 «Se alcuno deliberasse <strong>di</strong> <strong>vol</strong>er far qualchee<strong>di</strong>fizio che possa ridondar in ornamento e decoro pubblico <strong>di</strong> qualche città, potrà costringeril vicino che abbia la sua casa <strong>di</strong> minor valore, o altro sito, a venderlo per quel giusto prezzo,che per mezzo del giuramento sarà <strong>di</strong>chiarato dai publici estimatori, con un ottavo <strong>di</strong> più».79Manno, 1895-1906, <strong>vol</strong>. VIII, p. 21. Giuseppe Maria Damiano Del Carretto, conte <strong>di</strong>Priocca e Castellinaldo e marchese <strong>di</strong> Saliceto (Torino 16 novembre 1709 - Torino 7 giugno1780), dottore in leggi, cavaliere dell’Or<strong>di</strong>ne supremo della SS. Annunziata (3 aprile 1773), tenentegenerale (1774). Fu padre <strong>di</strong> Clemente Damiano, ministro degli esteri dal 1796 al 1799.80Brayda - Coli - Sesia, 1963, p. 14. Bays (Candelo - Torino 1776), <strong>di</strong>resse i lavori per lachiesa della Natività <strong>di</strong> Maria Vergine a Venaria (1762), fu progettista <strong>di</strong> opere per il Naviglio<strong>di</strong> Caluso (1772), riprese il progetto juvarriano per la chiesa <strong>di</strong> S. Antonio <strong>di</strong> Chieriportandolo a termine. Per quest’ultima e per altri lavori cfr. Gritella, 1992, <strong>vol</strong>. II, pp. 166-168; <strong>San</strong>tillo, 1998, ad ind.; Actis Caporale - Amoretti - Bertelli, 2005, pp. 18, 19, 34, 55 eschede dei <strong>di</strong>segni del Canale <strong>di</strong> Caluso, pp. 174-208.302

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