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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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status, a cui si combinò una crescente specializzazione, che portò a una maggiore<strong>di</strong>stinzione delle destinatarie sia in funzione dell’età che dei requisitisociali 1 . Tali temi sono stati poi ripresi e ampliati nel libro Charity and powerin early modern Italy, pubblicato nel 1995, che estende lo stu<strong>di</strong>o del sistemaassistenziale torinese, e dunque anche delle istituzioni femminili a tutta l’etàmoderna 2 . Proprio sull’assistenza ri<strong>vol</strong>ta alle donne dalla <strong>Compagnia</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong><strong>Paolo</strong>, sia attraverso le istituzioni che attraverso l’azione dell’Ufficio pio, siconcentra poi la tesi <strong>di</strong> laurea <strong>di</strong> Antonella Baietto. Il lavoro ha iniziato aesaminare la vita quoti<strong>di</strong>ana interna, allo scopo <strong>di</strong> tracciare le politiche della<strong>Compagnia</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong>. L’analisi delle istituzioni femminili coglie dunqueessenzialmente, in questo caso, gli intenti, gli interessi e il sostrato ideologicoche guidarono l’operato della <strong>Compagnia</strong>.Sebbene questi lavori abbiano fornito in<strong>di</strong>cazioni importanti sugli intentidelle istituzioni, sul ruolo della carità, e sui contenuti ideologici dell’assistenzari<strong>vol</strong>ta alle donne, manca a tutt’oggi un’analisi approfon<strong>di</strong>ta del funzionamentoquoti<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> queste opere e del loro ruolo sociale e culturale.Questo stu<strong>di</strong>o si ripromette <strong>di</strong> colmare questa lacuna concentrandosi sullecaratteristiche della vita interna e sulle trasformazioni che essa subisce dalmomento della fondazione delle tre istituzioni sino all’epoca napoleonica;esso presta inoltre attenzione ai percorsi che portano al ricovero. La novità <strong>di</strong>questo lavoro consiste nell’esaminare la vita dell’istituzione dal punto <strong>di</strong> vistadei tre soggetti che la componevano: le figure variamente coin<strong>vol</strong>te nella suaamministrazione, le ricoverate con le loro famiglie e i patroni, e infine il personaleinterno, che aveva un ruolo rilevante nella gestione pratica <strong>di</strong> questecase. A tal fine mi sono valsa <strong>di</strong> una varietà <strong>di</strong> fonti che, intrecciate tra <strong>di</strong> loro,hanno sia fornito risposte agli interrogativi <strong>di</strong> partenza sia alimentato nuovedomande.Il nucleo centrale della documentazione è fornito dalle informazioniricavate dai repertori dei lasciti, dagli or<strong>di</strong>nati della <strong>Compagnia</strong> e delle singoleopere che sono stati spogliati integralmente 3 . Dato che si tratta <strong>di</strong> serieincomplete, l’integrazione tra queste tre fonti è stata essenziale per ovviarealla <strong>di</strong>scontinuità cronologica delle fonti. Gli or<strong>di</strong>nati del Soccorso ad esempiocoprono il periodo 1665-1699 ma poi si interrompono per riprendere solonel 1758 e proseguire fino al 1800. Per il periodo interme<strong>di</strong>o hanno s<strong>vol</strong>to1Cavallo, 1980.2Cavallo, 1995.3Per l’esatta collocazione <strong>di</strong> tutte le fonti citate in questa introduzione, si rimanda allenote specifiche segnalate nei successivi capitoli.52

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