12.07.2015 Views

vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Tali norme, che rimasero in auge per più <strong>di</strong> quarant’anni 65 , rappresentavanoil primo atto normativo che andava ad integrare, se non a sostituire,le «antiche regole» che fino ad allora avevano costituito l’unico riferimentolegislativo per le Case del soccorso e del deposito. La loro fortuna fu soprattuttodeterminata dal fatto che seppero accogliere e tradurre istanze <strong>di</strong>rinnovamento pedagogico che i mutamenti culturali e sociali dell’Ottocentoportavano, costituendo le premesse per un processo <strong>di</strong> cambiamento e consolidamentodell’istituzione scolastica che veniva a delinearsi.La cultura europea della seconda metà del XIX secolo, segnata dall’ideapositivistica <strong>di</strong> progresso e <strong>di</strong> sviluppo illimitato governato dalla razionalitàscientifica, aveva chiamato in causa anche la pedagogia. La “civiltà moderna”,attenta ai fatti osservati e al rigore scientifico, andava a sostituire la culturaromantica e spiritualista che aveva dominato nella prima parte del secolo: ivalori religiosi, le consuetu<strong>di</strong>ni e le tra<strong>di</strong>zioni tipiche della vita conta<strong>di</strong>na cedevanoil passo ad una visione laica dell’esistenza, ad una mentalità nuova cheriponeva piena fiducia nel progresso, nell’affermarsi della civiltà industriale,nella razionalità e nella scienza 66 . L’ottimismo, che animava gran parte dellacultura positivista, non aveva tuttavia trovato un consenso unanime: il mondocattolico vide a lungo nella modernità un avversario che andava ad intaccarela visione religiosa dell’esistenza e i valori ad essa collegati. Per far fronte adun simile pericolo occorreva rafforzare, sul piano sociale e culturale, la presenzadella Chiesa, moltiplicando le opere <strong>di</strong> educazione popolare, attraversole quali la Chiesa stessa avrebbe potuto riconquistare il suo ruolo <strong>di</strong> guida 67 .Questo processo <strong>di</strong> rinnovamento pedagogico interessò anche le Casedel soccorso e del deposito, riverberandosi negli articoli del regolamento,particolarmente ricchi e “all’avanguar<strong>di</strong>a” se confrontati con quelli <strong>di</strong> altreistituzioni educative che operavano nella stessa epoca 68 . Nelle intenzioni degliistitutori delle Case del soccorso e del deposito non vi era solo la preoccupazione<strong>di</strong> provvedere alla sussistenza delle giovani, ma anche quella <strong>di</strong> offrire65Dopo il regolamento del 1853, la prima revisione normativa è relativa al progetto <strong>di</strong>statuto dell’Educatorio duchessa Isabella pubblicato il 12 luglio 1895, il quale <strong>di</strong>fferisce nellaforma, ma non nella sostanza dei contenuti presentati in precedenza. Al progetto seguì ilnuovo regolamento interno del 1904.66Chiosso, 1997, pp. 9-11.67Ibidem.68A titolo comparativo si può vedere il regolamento dell’Orfanotrofio femminile <strong>di</strong> Torino,redatto e approvato nel 1832, le cui ultime versioni corrette risalenti al 1892 e al 1911 non<strong>di</strong>fferiscono, se non nella forma, da quella originale. Nell’unico articolo relativo al carattere204

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!