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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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che seguisse soltanto un lieve progresso sopra quello che si ha attualmente».Per questo motivo, e persuaso che occorressero <strong>di</strong>eci anni per avere un nuovoe<strong>di</strong>ficio, aveva fatto eseguire degli interventi richiesti da considerazioni igienichee per permettere alle nuove allieve <strong>di</strong> accedere ai posti a titolo gratuito.2. La nascita della moderna e<strong>di</strong>lizia scolasticaPrima <strong>di</strong> proseguire nella trattazione della vicenda e<strong>di</strong>le dell’e<strong>di</strong>ficiodell’Educatorio duchessa Isabella che aveva preso il posto delle due precedentiistituzioni del Deposito e del Soccorso si ritiene utile dare <strong>di</strong> seguito alcune notiziesullo sviluppo dell’e<strong>di</strong>lizia scolastica nella seconda parte del secolo XIX.Dalla metà del Settecento nelle nazioni occidentali si ebbe un miglioramentodelle con<strong>di</strong>zioni sanitarie esistenti, generato da una serie <strong>di</strong> scoperteeffettuate nel campo della me<strong>di</strong>cina, tra <strong>di</strong> esse fondamentale fu quella relativaal vaccino contro il vaiolo, che portò a una <strong>di</strong>minuzione della mortalità,soprattutto <strong>di</strong> quella infantile con un contemporaneo aumento della popolazionein età scolare. Anche la politica educativa dei governi mutò, con l’adozionedell’obbligatorietà della frequenza per la scuola primaria. Una delleprime nazioni ad applicarla fu l’Impero austro-ungarico.L’obbligatorietà si estese ad altre nazioni e giunse in Italia con la leggeCasati del 1859. L’incremento degli alunni portò alla necessità <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficiper ospitarli, anche in questo caso le prime legislazioni che stabilirono dellenuove regole furono quelle dell’Austria, Svizzera, Nord Europa e <strong>di</strong> alcunistati germanici. In Italia fu emanata la legge 8 luglio 1888, n. 5516, serie3 a sugli e<strong>di</strong>fici scolastici che dettava le «Istruzioni tecniche-igienicheintorno alla compilazione dei progetti <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> nuovi e<strong>di</strong>fici scolastici».Essa nacque in seguito alla attività s<strong>vol</strong>ta dai me<strong>di</strong>ci-igienisti 131e dalla neonata scienza ausiliaria che prese il nome <strong>di</strong> igiene e<strong>di</strong>lizia doveconfluirono le nuove conoscenze sia costruttive che me<strong>di</strong>che, in Italia <strong>di</strong>ffusesoprattutto a opera del me<strong>di</strong>co piemontese Luigi Pagliani 132 . Quest’ultimofu anche autore molto prolifico; tra la sua produzione si ricordano131Una parte importante la s<strong>vol</strong>se la neonata Società Italiana d’Igiene fondata da GaetanoPini nel 1878; uno dei suoi membri più qualificati fu Luigi Pagliani.132Pagliani (1847-1932) pre<strong>di</strong>spose con Francesco Crispi la legge che portava i loro nomi,promulgata nel 1888, dove si dava inizio a un sistema sanitario che operò in maniera efficaceper migliorare le con<strong>di</strong>zioni della sanità italiana. Pagliani fu il primo <strong>di</strong>rettore generale della<strong>San</strong>ità italiana (una sorta <strong>di</strong> ministro della sanità ante litteram); con la creazione degli Ufficid’igiene contribuì a debellare il colera, endemico all’epoca in varie parti d’Italia.316

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