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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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compiti <strong>di</strong>versi, in alcuni casi in qualità <strong>di</strong> maestre, assistenti-maestre o conaltre mansioni 158 .3. L’assegnazione dei posti nell’istitutoA regolare l’ingresso e l’uscita delle ospiti nelle Case del soccorso edel deposito erano le «Antiche Regole», ma a partire dalla seconda metà delSettecento, con l’aumento del numero delle piazze <strong>di</strong> fondazione privata, adesse si erano aggiunte le in<strong>di</strong>cazioni riportate sui testamenti, che con<strong>di</strong>zionavanoe tal<strong>vol</strong>ta vincolavano le scelte della Commissione rispetto all’accettazionedelle figlie. Sin dal Seicento, infatti, si era <strong>di</strong>ffusa la pratica da parte<strong>di</strong> persone facoltose <strong>di</strong> destinare parte del patrimonio ad opere caritative <strong>di</strong>carattere sociale, garantendo in tal modo una forma <strong>di</strong> educazione ai membridella propria famiglia o alle fanciulle che, prive <strong>di</strong> mezzi, fossero state ritenutemerite<strong>vol</strong>i <strong>di</strong> aiuto. Tale atto <strong>di</strong> generosità, da una parte arrecava indubbi vantaggia coloro che ne beneficiavano e dall’altra consentiva al benefattore, una<strong>vol</strong>ta defunto, <strong>di</strong> associare al suo ricordo la speranza che ad un simile gestocorrispondesse per lui la certezza della vita eterna 159 .Le regole <strong>di</strong> attribuzione delle piazze spesso si rivelavano molto rigidee le in<strong>di</strong>cazioni dei fondatori circa le modalità <strong>di</strong> impiego del patrimonio nonlasciavano ampi margini <strong>di</strong> azione. La piazza Crosa rappresentava senza dubbioil lascito più ingente. Tale testamento prevedeva, ad esempio, che fosseropreferte ad ogni altra le figlie <strong>di</strong> mia attinenza e parentela e quelle <strong>di</strong> grado viciniorea quelle <strong>di</strong> grado più rimoto, ed occorrendo che niuna si presentasse pernon avere l’età o per altra causa, dovrà la Congregazione lasciar uno o due postivacanti secondo le circostanze per ritirarle quando si presentino 160 .158È il caso <strong>di</strong> Luigia Perini, nata a Valperga Caluso nel 1822, ammessa nell’istituto nel1833 all’età <strong>di</strong> 11 anni e uscita solo al momento della morte, avvenuta nel 1899, ben 66 annidopo. Di lei si sa che godeva <strong>di</strong> un posto del testamento Crosa interamente gratuito e chevenne in<strong>di</strong>cata sul registro delle alunne come «ufficiaria pensionata», come cioè colei cheprestava la propria opera all’interno dell’istituto e che per tutta la durata del soggiornofu spesata nella permanenza in esso. Sebbene questo dato venga riportato all’interno delregistro, per l’eccezionalità dello stesso non lo si è considerato all’interno del grafico al fine<strong>di</strong> non alterare l’analisi (ASSP, II, EDI, Alunne, 4684, Registro del personale e delle allieve1883-1942).159Su questo tema si veda Vovelle, 1973.160A destinare parte del loro patrimonio, legando così il loro nome alla storia delle Casedel soccorso e del deposito, e dell’Educatorio duchessa Isabella poi, in modo indelebile esostanziale, furono: Bernocco Giuseppe Bartolomeo (con testamento del 1774), Borbonese237

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