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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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«a mantenere nella Casa del soccorso figlie per tutto il corso della loro vita,avendo a ciò prudentissimi motivi in contrario», propose il limite dei 30 anni«per assecondare quanto si può la pia intenzione», e chiese al benefattore<strong>di</strong> lasciare facoltativo alla congregazione il rittenerne alcune sopra li anni 30 edanche per tutta la vita se li portamenti e le circostanze detteranno alla prudenza[...] come altresì <strong>di</strong> licenziarle prima degli anni 30 quando non si portino a dovere 96 .La stessa posizione fu tenuta davanti alle analoghe <strong>di</strong>sposizioni espresseda Domenico Borbonese 97 . È interessante osservare, comunque, come ibenefattori siano accomunati in questo periodo dalla preoccupazione dellamancanza <strong>di</strong> un adeguato recapito al momento dell’uscita. Crosa, in particolare,ne <strong>di</strong>scute a lungo alla fine del primo testamento, osservando che nelcorso dei suoi viaggi in Italia era venuto a conoscenza <strong>di</strong> numerosi ricoveriin cui le figlie erano tenute per tutta la vita. Avendo <strong>vol</strong>uto indagare suimotivi <strong>di</strong> ciòha inteso che molte d’esse non trovano a collocarsi in matrimonio, o per cagionedel loro personale, o per una certa persuasione che corre che non siano sì atte pergli usi domestici, e per il governo delle famiglie, come le altre che sono allevatein casa privata.Egli manifesta perciò la preoccupazione che se fossero state licenziatein età ancor abile al matrimonio sarebbero sempre state in pericolo <strong>di</strong> perderel’onestà, mentre in età più avanzata avrebbe significato metterle in una con<strong>di</strong>zione<strong>di</strong> <strong>di</strong>sperazione «per non aver più il modo per guadagnarsi il vitto» 98 .Un’altra conseguenza della fondazione <strong>di</strong> piazze da parte <strong>di</strong> privatibenefattori fu il sorgere <strong>di</strong> legami plurigenerazionali <strong>di</strong> alcune famiglie conl’istituzione. Il fenomeno è particolarmente evidente nel caso <strong>di</strong> alcune giovaniche occuparono le piazze Crosa. L’ingresso <strong>di</strong> Pelagia, Domenica Maria eGiovanna Dogliotti ad esempio, fu preceduto da quello della madre, AdelaideVittoria Maria Rolla. Anche la sorella <strong>di</strong> quest’ultima, Caterina Rolla, eraentrata nell’opera negli anni Settanta, e vent’anni dopo troviamo che anchele figlie, Vincenza Carlotta Caterina e Gaspara Maria Luigia Oggero, vi sonoricoverate. Analogamente, Domenica Caterina Apollonia Ignazia Giovine,96ASSP, I, 167, Libro in<strong>di</strong>cante i posti ... 1788.97Ibidem.98Ibidem.84

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