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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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imasta tra le pagine sbia<strong>di</strong>te del regolamento ottocentesco, ma che nellarealtà trovava applicazione per merito <strong>di</strong> «pratiche» quoti<strong>di</strong>ane:altro capitolo importante della nostra vita in collegio è costituito dalle pratichereligiose. Abbiamo un Assistente Spirituale fisso il quale, oltre a celebrare le funzioni,ci ri<strong>vol</strong>ge una dotta pre<strong>di</strong>ca ogni domenica prima della Bene<strong>di</strong>zione. [...] Daqualche anno viene da noi il Teologo Villa, Cappellano Militare dal piglio fiero edalle sopracciglia foltissime; durante i sermoni ci porta spesso esempi tratti dallavita dei soldati, il che ci <strong>di</strong>verte molto, anche se il pre<strong>di</strong>catore appare affaticato eogni tanto perde il filo del <strong>di</strong>scorso. [...] Una <strong>vol</strong>ta all’anno abbiamo gli esercizispirituali, con Messa ogni mattina per una settimana e pre<strong>di</strong>ca alla sera. […] Prima<strong>di</strong> Natale celebriamo la Novena fino al giorno in cui iniziano le vacanze invernali.[…] Durante la Quaresima si osserva l’astinenza e si celebra la Via Crucis al venerdì;si osserva pure la pratica dei primi venerdì <strong>di</strong> ogni mese, con Messe e Comunione.Per tutto il mese <strong>di</strong> Maggio si va a recitare il Rosario in Cappella prima<strong>di</strong> ritirarci in dormitorio 201 .5.2 Cura del corpo e <strong>di</strong>sciplinaAlla cura della persona veniva riservata un’attenzione note<strong>vol</strong>e, attestatadai numerosi articoli de<strong>di</strong>cati a questo tema nel regolamento del 1853. Inognuna delle due Case era presente un me<strong>di</strong>co-chirurgo, che aveva il compito<strong>di</strong> visitare giornalmente «ad ora fissa l’Istituto e provvedere per le ammalatepresenti». In caso <strong>di</strong> malattia grave era tenuto a ripresentarsi alla sera odurante il giorno qualora fosse stato necessario. Convittrici, maestre, alunnee inservienti, ad eccezione della <strong>di</strong>rettrice e vice <strong>di</strong>rettrice, venivano curatenell’infermeria. In presenza <strong>di</strong> «malattia contagiosa», il me<strong>di</strong>co, in accordocon la <strong>di</strong>rettrice, provvedeva a «segregare l’ammalata» 202 . Oltre all’isolamento,in alcuni casi si rendeva necessario intervenire in modo più drastico. Significativaa questo riguardo fu la chiusura dell’Educatorio per un periodo <strong>di</strong> 15giorni in seguito ad alcuni casi <strong>di</strong> scarlattina verificatisi nel 1910. Al me<strong>di</strong>cospettava, soprattutto in tali circostanze, il compito <strong>di</strong> accertare l’idoneità e lasalubrità dei locali oltre allo stato <strong>di</strong> salute delle figlie.ricor<strong>di</strong> su una sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ario, <strong>di</strong> cui l’Istituto Bancario <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> <strong>di</strong> Torino curò la stampa.Queste memorie, come si legge nell’introduzione «vogliono ravvivare il ricordo […] deglianni della prima giovinezza, attraverso episo<strong>di</strong> della vita <strong>di</strong> collegio, ritratti <strong>di</strong> compagne,profili <strong>di</strong> Superiori, lettere a casa». In taluni casi sono citate le date cui tali avvenimenti siriferiscono: il periodo cui fanno riferimento gli scritti è quello che va dal 1933 al 1936.201Ibidem.202ASSP, I, Socc.-Dep., 250/1, Regolamento 1853, artt. 84-98.257

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