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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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con lettera chiusa, che dovrà essere consegnata alla Direttrice o alla Vice-Direttrice per l’impostazione. Le lettere <strong>di</strong>rette ad altre persone dovrannoessere consegnate aperte» 248 . E le regole non riguardavano solo le alunne, magli stessi parenti.I genitori e i tutori possono scrivere alle loro figliole e pupille con lettera chiusain una busta, sulla quale sia scritta e firmata dal mittente la seguente frase: ‘Pregoconsegnare alla signorina…’ od altra simile. Tale busta dovrà essere contenuta inun’altra in<strong>di</strong>rizzata impersonalmente alla Direttrice 249 .A tal fine, i genitori e i tutori delle alunne erano tenuti, all’inizio dell’annoscolastico, a depositare la propria firma presso il registro conservato dalla<strong>di</strong>rettrice, affinché si potesse verificare la legittima provenienza <strong>di</strong> qualsiasimissiva. Tutte le altre lettere in<strong>di</strong>rizzate alle fanciulle venivano «consegnateaperte dalla Direttrice o dalla Vice-Direttrice» 250 . Il controllo esercitato sullecomunicazioni personali, che oggi in clima <strong>di</strong> assoluto rispetto della privacypotrebbe far gridare allo scandalo, era in realtà una pratica consolidata incampo educativo. Anche la precisazione circa la possibilità che una letterapotesse essere aperta rende conto della censura esercitata. Significative a talriguardo sono le <strong>di</strong>chiarazioni della <strong>di</strong>rettrice dell’Educatorio contenute nellarelazione sull’anno scolastico 1909-1910:Passando a parlare del carteggio delle alunne colla famiglia (art. 65 del Regolamento)la Direttrice spiega il pericolo grave per la <strong>di</strong>sciplina, che deriva dalpermesso accordato alle alunne <strong>di</strong> corrispondere in busta chiusa coi loro genitorio tutori 251 .Ogni contatto con l’esterno, sia per via epistolare, sia attraverso le uscite,doveva essere considerato una «reazione violenta del mondo contro l’azionecostante educativa del collegio» 252 . La CE sposò la linea della <strong>di</strong>rettrice edeliberò che il carteggio tra alunne e famiglia avvenisse «<strong>di</strong> regola in bustaaperta e sempre poi quando i genitori o tutori risiedano in Torino, potendoessi in questo caso vedere con tutta facilità le proprie figliuole o pupille» 253 .248ASSP, II, EDI, Regolamenti, 4519, Regolamento 1914, art. 89.249Ibidem.250Ibidem.251ASSP, II, EDI, Verbali della CE, 4536, seduta del 28 ottobre 1910.252Ibidem.253Ibidem. Le sottolineature sono presenti nell’originale.272

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