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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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Educatorio, usato comunemente nell’Ottocento, prevalesse il concetto <strong>di</strong> unnuovo bene da <strong>di</strong>spensare alle donne: l’educazione della mente, del cuore, delcorpo, ossia quell’educazione intellettuale, morale e fisica che abbiamo vistoessere scopo <strong>di</strong>chiarato delle Case del soccorso e del deposito. Questo intento<strong>di</strong>venta il denominatore comune sotto il quale vengono raccolti gli istituti perragazze <strong>di</strong> «civile con<strong>di</strong>zione». Appare chiara, pertanto, la <strong>di</strong>stanza semanticae culturale tra un’istituzione che assunse sin dal nome una finalità educativae quelle Case che del “soccorso” e del “deposito” <strong>di</strong> ragazze “pericolanti”avevano fatto il proprio scopo.Sul territorio dello Stato unitario erano particolarmente <strong>di</strong>ffusi istitutiretti da suore, annessi ai conventi. Dotate il più delle <strong>vol</strong>te <strong>di</strong> ingenti patrimonie non gravate dal costo del personale interno, tali istituzioni risultavanofortemente concorrenti con i rari educandati laici. Rappresentando una dellepoche alternative all’educazione domestica delle fanciulle, essi si ponevanospesso in una posizione privilegiata, che consentiva loro <strong>di</strong> rispondere ad unautenza variegata. E poiché godevano <strong>di</strong> stima e riconoscimento, tali conservatoried educandati, annessi ai conventi, s<strong>vol</strong>sero un ruolo <strong>di</strong> mantenimentonella trasmissione <strong>di</strong> un modello fortemente improntato alla vita religiosaclaustrale.Questo aspetto, tuttavia, rappresentò anche la fortuna <strong>di</strong> tali istituzioni:la chiusura all’intervento <strong>di</strong> fattori esterni, così come la lontananza dallafamiglia e dalla società, erano garanzia <strong>di</strong> affidabilità e <strong>di</strong> riuscita. Negli educandati<strong>di</strong> élite l’assenza <strong>di</strong> alunne esterne contribuiva a garantire un perfettoisolamento da pericolose interferenze provenienti da classi sociali <strong>di</strong>verse.Tuttavia, in alcuni casi la presenza <strong>di</strong> alunne non residenti si rendevanecessaria per equilibrare il bilancio degli istituti <strong>di</strong> educazione. Lo stessoEducatorio prese in considerazione, e poi approvò, la possibilità <strong>di</strong> ospitarefanciulle in regime <strong>di</strong> semiconvitto ed esternato. A questo proposito è interessanteil commento fatto da un amministratore della Direzione delle Operepie <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong>:Circa la convenienza <strong>di</strong> quest’ammissione concordemente si osserva che non solol’Educatorio potrà ricavarne un qualche benefizio finanziario, ma che un vantaggiomolto maggiore ridonderà a pro della citta<strong>di</strong>nanza, sovratutto nella zona<strong>di</strong> ponente della Città, dove vivamente è sentita la mancanza <strong>di</strong> scuole me<strong>di</strong>e esuperiori.Oltre all’aspetto finanziario, quin<strong>di</strong>, veniva contemplata l’utilità sociale,pur mantenendo «le debite garanzie e cautele nell’accettazione delle alunne,211

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