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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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limitazioni dovute a vincoli <strong>di</strong> <strong>di</strong>scendenza, ma si fondavano, più che altro, suun criterio <strong>di</strong> tipo meritocratico: venivano assegnati all’inizio <strong>di</strong> ogni anno scolasticodal CdA dell’Istituto <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong>, su proposta del presidente, alle alunneche godevano da almeno un anno <strong>di</strong> un posto semigratuito e che, nell’annoscolastico precedente, avevano conseguito un riconoscimento per il profittoe per la condotta. Come si legge in un documento del 1927, «il beneficio delposto gratuito (<strong>di</strong> libero conferimento) costituisce pertanto uno speciale premioaccordato alle educande a posto semigratuito che si sono particolarmente<strong>di</strong>stinte» 183 . Non resta che domandarsi come venissero assegnati, quin<strong>di</strong>, i postisemigratuiti <strong>di</strong> libero conferimento, che rappresentavano un po’ il lasciapassareper un eventuale posto completamente gratuito. Anch’essi <strong>di</strong>stribuiti a<strong>di</strong>nizio anno scolastico, venivano attribuiti sulla base <strong>di</strong> un concorso per titoliche annualmente si pubblicava nei mesi <strong>di</strong> luglio e agosto. Il bando, come daregolamento, prevedeva che le famiglie delle alunne che ne avessero fatto richiestapresentassero documenti relativi alla loro situazione economica 184 .Nel caso in cui fossero venute meno le con<strong>di</strong>zioni per l’attribuzione dellapiazza, per mancanza <strong>di</strong> una <strong>di</strong>scendenza chiara, per assenza <strong>di</strong> requisitipatrimoniali o per demeriti scolastici, il posto rimaneva «vacante». Nell’annoscolastico 1927-28, ad esempio, ben 19 posti risultavano non assegnati e alcunirimanevano scoperti da moltissimi anni: è il caso delle piazze Bernocco e Cavour,non occupate da oltre un trentennio, e dei posti <strong>di</strong> fondazione Frola, Gabuttie Manzini. «Sembrerebbe potersi <strong>di</strong>re che, all’infuori <strong>di</strong> pochi lasciti particolarmente‘vivi’ (Arpino, Borbonese, Crosa), negli altri l’estinzione avvienenaturalmente, forse – si legge nel resoconto <strong>di</strong> archivio – per mancanza <strong>di</strong> fanciullenella <strong>di</strong>scendenza, forse perché nelle famiglie si perde la memoria del lascitoremoto, forse per la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare la parentela col fondatore» 185 .Tra le piazze che richiedevano come titolo d’accesso la parentela con ilfondatore le più importanti, almeno in termini <strong>di</strong> posti offerti, erano la piazzaArpino e la piazza Bernocco, entrambe con 3 posti gratuiti, la Cavour con 5posti gratuiti e la Crosa, che con ben 7 posti si presentava come il lascito più183ASSP, II, EDI, Alunne, 4689.184Nello specifico dovevano presentare: un’attestazione rilasciata dalla Giunta municipaledel Comune ove la fanciulla ricorrente era domiciliata, dalla quale risultasse chiaramenteil numero, il sesso, l’età, la professione e lo stato economico dei membri della famiglia, con<strong>di</strong>stinzione tra quelli che coabitano con la ricorrente e quelli che ne vivono separati; e una<strong>di</strong>chiarazione dell’agente delle imposte competente che determini il patrimonio della fanciullaricorrente, dei genitori e degli avi paterni e materni (ASSP, II, EDI, Regolamenti, 4519,Regolamento 1914, artt. 46-47).185ASSP, II, EDI, Alunne, 4689.249

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