san carlo 2 bassa bresciana.qxd - Brixia Sacra

GIACOMO CAPUZZI|Vescovo emerito di Lodi
È con profonda gioia e soddisfazione che accolgo l’invito a stendere qualche
riga di introduzione al presente volume, curato dai professori Gabriele
Archetti, Angelo Turchini e Giovanni Donni. Un volume che raccoglie un
patrimonio di grande importanza quale è l’edizione degli acta visitationis e
dei decreta inerenti la visita pastorale compiuta nel 1580 da san Carlo Borromeo
alle parrocchie della Bassa bresciana centrale e orientale. Esso costituisce
l’anello di congiunzione di un percorso redazionale di sicuro interesse
per il panorama degli studi ecclesiastici e storici della nostra diocesi e
non solo. Colma un vuoto e insieme apre nuove prospettive di ricerca, sia
sotto il profilo storico che religioso.
Storia e religione, infatti, si intrecciano e saldano in un filo comune, formando
così un unicum inscindibile. Questo grazie alla figura di san Carlo
Borromeo, un autentico pastore del gregge, che si spese instancabilmente
in ogni settore dell’attività umana per la salvezza delle anime, sforzandosi
di promuovere con ogni mezzo un livello alto di vita cristiana. Una sapiente
guida che visse con amore e dedizione il suo ministero episcopale: le sue
intuizioni pastorali e la sua saggezza nel condurre il popolo di Dio affidatogli
permangono ben visibili a distanza di oltre cinque secoli. Il suo carisma
di pastore intrepido e di assertore della fede costituisce ancora una
testimonianza valida anche per la vita dei giorni nostri.
La sua esistenza terrena si inserisce in quel tragitto di storia il cui solco
era ben tracciato, soprattutto all’interno della Chiesa. Erano gli anni imme-
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