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san carlo 2 bassa bresciana.qxd - Brixia Sacra

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INTRODUZIONE<br />

no anche qui i loro effetti. Le modalità di visita e gli obiettivi del visitatore<br />

mostrano che sono state recepite le esortazioni del concilio: esame attento<br />

del clero, della sua moralità, preparazione, attività, zelo; cura dei benefici e<br />

dei beni della Chiesa perché servono al culto e alla cura d’anime e alla<br />

carità, e devono essere tutelati e ben amministrati; attenzione al decoro del<br />

culto e alla qualità della cura d’anime; attenta sorveglianza sulla gestione<br />

dell’assistenza. È fortemente cresciuta la consapevolezza del ruolo episcopale,<br />

nel senso tridentino del termine, e per la prima volta (anche più esplicitamente<br />

che non facesse Bollani) si chiede di sottoporre al controllo del<br />

clero i bilanci degli enti assistenziali.<br />

Notizie dettagliate abbiamo per i Disciplini e per la loro chiesa: uno<br />

degli ufficiali, Lorenzo De Ferrariis, che è anche uno degli amministratori<br />

del Monte di pietà, dice che i confratelli sono cinquantasei, hanno un patrimonio<br />

di sette piò di terra che rende sedici lire l’anno; ogni confratello versa<br />

tre soldi l’anno, oltre a elemosine di sua volontà. I denari così raccolti<br />

vengono spesi per mantenere bene la chiesa e per soccorrere i poveri. Ogni<br />

prima domenica del mese nella chiesetta dei Disciplini si celebra la messa<br />

cantata, ogni trimestre l’ufficio per i morti, e ogni anno si fanno i conti alla<br />

presenza dell’arciprete. Nell’oratorio dei Disciplini tutte le domeniche, al<br />

pomeriggio, si tiene la catechesi per le fanciulle di Castiglione mentre<br />

uomini, donne e ragazzi sono catechizzati in altre chiese. Il visitatore ordina<br />

l’acquisto di un messale nuovo e loda il buono stato della chiesa.<br />

Come si può vedere, il cammino della riforma cattolica ha fatto molta<br />

strada, anche rispetto a 17 anni prima, quando il vicario Negu<strong>san</strong>zio aveva<br />

trovato una situazione più misera, più tra<strong>san</strong>data, meno zelante, spiritualmente<br />

molto più mediocre. La parrocchia è consolidata nelle sue strutture<br />

di culto (cappelle, altari, messe, buona tenuta della chiesa), ci sono più preti<br />

(sette anziché cinque) e alcuni chierici (quattro), la beneficenza è molto<br />

più organizzata, la cura d’anime è ben articolata (predicazione, confessioni,<br />

catechesi), le devozioni sono curate (quattro confraternite) e predicatore<br />

quaresimale e organista accrescono la qualità della vita parrocchiale.<br />

La visita apostolica trova dunque molte cose migliorate, ma, a sua volta,<br />

imprime una accelerazione vistosa al cammino di miglioramento della parrocchia<br />

di Castiglione. Essa non è eseguita da <strong>san</strong> Carlo in persona, ma,<br />

secondo le sue rigorose e precise istruzioni, da un visitatore delegato dei<br />

più stimati ed esperti: mons. Antonio Seneca, decano del capitolo del Duo-<br />

XLIII

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