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san carlo 2 bassa bresciana.qxd - Brixia Sacra

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BRIXIA SACRA<br />

solo dimensioni e conservazione, non certo la rispondenza di altari, cappelle,<br />

suppellettili alle Instructiones sugli edifici sacri emanate nel 1577.<br />

Anche per questi luoghi di culto verranno emanati numerosissimi decreti<br />

che imporranno ingenti lavori di modifica e adattamento.<br />

Sacerdoti e chierici<br />

I visitatori incontrano un clero non molto numeroso: nella Bassa centrale<br />

99 preti per poco più di 42.000 anime e in quella orientale 65 preti per<br />

40.000 anime circa. Abbiamo così un prete ogni 424 anime nella Bassa centrale<br />

e uno ogni 580 nella Bassa orientale. Si tratta di cifre che sono coerenti<br />

con quanto si registra nelle altre parti della diocesi: nel Territorio un prete<br />

ogni 567 abitanti, nel Pedemonte e in Valtrompia uno ogni 517 e 537 rispettivamente,<br />

nella Valcamonica uno ogni 505. Il clero è un po’ più abbondante<br />

nella ristretta zona del Sebino e della Franciacorta (437 e 470 abitanti per<br />

sacerdote rispettivamente) mentre il dato più consistente si registra nella<br />

Bassa occidentale con un prete ogni 371 abitanti. Nella diocesi si osserva<br />

quindi qualche difformità nella distribuzione del clero, dal momento che<br />

nella Bassa orientale abbiamo, in termini relativi, quasi la metà del clero che<br />

si trova nella Bassa occidentale; globalmente, tuttavia, con una media di<br />

circa 500 abitanti per prete, la diocesi presenta, nel 1580, la stessa proporzione<br />

clero/abitanti che si registra alla fine dell’Ottocento e nei primissimi<br />

anni del Novecento 5 .<br />

All’atto della visita apostolica Brescia non è tra le diocesi più ricche di<br />

preti: Milano presenta una densità praticamente doppia 6 . Siamo tuttavia<br />

alla vigilia di una fase di cospicuo incremento del clero dioce<strong>san</strong>o, di durata<br />

più che secolare e di grandi implicazioni religiose e sociali, che porterà la<br />

diocesi ad avere, alla metà del Settecento, con Angelo Maria Querini, un<br />

5<br />

Cfr. X. TOSCANI, Secolarizzazione e frontiere sacerdotali. Il clero lombardo nell’Ottocento,<br />

Bologna 1982. Il caso della diocesi di Brescia alle pp. 321-368.<br />

6<br />

Cfr. X. TOSCANI, I seminari e il clero secolare in Lombardia nei secoli XVI-XIX, in<br />

Chiesa e società. Appunti per una storia delle diocesi lombarde, a cura di A. Caprioli, A.<br />

Rimoldi, L. Vaccaro, Brescia 1986 (Storia religiosa della Lombardia, 1), pp. 215-262. Alla<br />

fine degli anni ’70 del Cinquecento la diocesi di Milano aveva 2101 sacerdoti secolari per<br />

560.000 abitanti (uno ogni 267 anime). Cfr. AEM, Milano 1599, appendice statistica finale.<br />

XXIV

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