san carlo 2 bassa bresciana.qxd - Brixia Sacra

INTRODUZIONE
ed esposti, l’orfanatrofio somasco 14 . La visita, nel sottolineare il ruolo del
vescovo quale padre e tutore dei poveri, fa emergere questo tessuto, spesso
sommerso e pochissimo studiato, ma complesso e imponente, grande
“ammortizzatore” delle drammatiche e periodiche emergenze per carestie,
malattie, guerre (“a peste, fame et bello...”).
Il cammino di riforma
Colla pubblicazione di questo volume, che amplia il quadro della visita
apostolica, verbali e decreti mostrano bene a che cosa mirasse il cardinale
visitatore, il che del resto era apparso con chiarezza sia dai sinodi provinciali,
sia da quanto Carlo Borromeo andava disponendo e realizzando nella
sua diocesi (e ne sono monumento gli Acta Ecclesiae Mediolanensis). La
riforma come è noto aveva ambizioni globali e toccava il clero (formazione,
cultura, attività e zelo pastorale), il culto (chiese, oratorii, tabernacoli,
altari, immagini sacre, sacrestie, cimiteri), la catechesi, i laici, la loro ortodossia,
i comportamenti e la loro conformità ai precetti evangelici, l’associazionismo
laicale, le strutture e iniziative assistenziali.
La visita apostolica viene compiuta a vent’anni dalla conclusione del
concilio, dopo la celebrazione di alcuni sinodi provinciali e di un sinodo
diocesano, dopo un governo episcopale, quello di Domenico Bollani, operoso,
abile, nel solco del Tridentino e con la fermezza e prudenza che sapevano
esprimere i grandi patrizi veneziani, eredi di una solida tradizione di
governo, quale appunto fu Bollani. Come appare la Chiesa bresciana? È
possibile cogliere, anche attraverso i verbali e decreti della visita apostolica,
che è in atto un cammino e che il lievito conciliare sta lievitando la pasta?
La risposta esigerebbe una attenta e complessiva valorizzazione delle
carte che ora si sono pubblicate, possibilmente poste in relazione con le
altre, sempre relative alla visita apostolica, conservate a Milano, per uno
studio esaustivo. Sia consentito però di dire, come prima impressione, che
i venti anni dal concilio e l’episcopato Bollani non erano passati invano e
che un cammino era effettivamente in atto. L’impressione appare più con-
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Cfr. Tra storia dell’assistenza e storia sociale. Brescia e il caso italiano, a cura di E. Bressan,
D. Montanari, S. Onger, Brescia 1996.
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