san carlo 2 bassa bresciana.qxd - Brixia Sacra

BRIXIA SACRA
Asistenza e Luoghi pii
Il concilio aveva messo in evidenza e ribadito con forza che il vescovo è,
nella comunità cristiana, il padre dei poveri e ha il dovere di vigilare perché
il “patrimonio dei poveri” sia ben amministrato e se possibile accresciuto.
Per questa ragione le visite pastorali, e ancor più le visite apostoliche, prestano
una viva attenzione agli istituti di assistenza, grandi e piccoli, e anche
alla più piccole disposizioni pie a fini di carità, non senza conflitti, talvolta,
con gli enti e con le persone preposte per statuto ad amministrare tali
beni 13 . Abbiamo per tal via un inventario preziosissimo di tutto ciò che era
attivo in vario modo in campo assistenziale: ospedali, ospizi grandi o piccoli,
consorzi dei poveri, monti granari, monti di pietà, legati e disposizioni
pie per erogare sale, pane, panni, doti, consuetudini o obblighi a fini di
carità di confraternite, cappellanie, altari.
La diocesi di Brescia presenta in questo campo un panorama fitto e ricco:
in ogni zona numerosissime sono le istituzioni e le attività assistenziali,
e più di metà delle parrocchie ne sono dotate. Specificamente, nelle trenta
parrocchie della Bassa centrale abbiamo Consorzi dei poveri a Bagnolo,
Leno, Pralboino, Gambara, Volongo, Ostiano; Monti granari sono attivi a
Bagnolo, Manerbio, Milzano, Alfianello, Cigole, Ostiano, Pontevico,
Verolanuova; in altre parrocchie abbiamo legati per elemosine o per doti a
fanciulle povere. All’estremo opposto della diocesi, nella Valcamonica,
dove la terra è meno generosa e la povertà maggiore, 29 parrocchie su 65
hanno Consorzi dei poveri, Monti granari, Misericordie, e ben 47 su 65
godono di vari legati pii a fini assistenziali.
Così, con sfumature diverse da zona a zona, data anche la grande diversità
dei contesti socioeconomici, abbiamo però dovunque un fitto tessuto
di iniziative e un grande investimento economico per fini di assistenza, che
ha nelle parrocchie e nelle istituzioni comunitative il suo perno. È un tessuto
pervasivo, presente in tutto il territorio, coesistente e non confliggente
con le grandi istituzioni civiche, di raggio provinciale, quali l’Ospedale
grande di Brescia, la Congrega di carità apostolica, l’ospedale dei trovatelli
13
A. PASTORE, Strutture assistenziali fra Chiesa e Stati nell’Italia della Controriforma, in
Storia d’Italia Einaudi, La chiesa e il potere politico, a cura di G. Miccoli e G. Chittolini,
Torino 1986 (Annali, 9), pp. 435-465.
XXXIV