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san carlo 2 bassa bresciana.qxd - Brixia Sacra

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INTRODUZIONE<br />

raccoglimento e la preparazione del sacerdote prima della liturgia (Milzano,<br />

Pavone, Gambara, Volongo, Ostiano, Pontevico, Monticelli, Poncarale,<br />

Cignano); in due casi è “indecens et umida” (Bagnolo, Bas<strong>san</strong>o), in cinque<br />

è “imperfecta”, “non satis dotata”, “povera” (Leno, Verolanuova, Pontevico,<br />

Seniga, Pralboino) e in sei parrocchie manca del tutto (Alfianello,<br />

Cigole, Fiesse, Borgo poncarale, Flero, San Gervasio).<br />

I cimiteri raccolgono i giudizi più critici e talvolta taglienti: nella metà<br />

dei casi non sono cintati e risultano così aperti alla facile frequentazione di<br />

ogni pas<strong>san</strong>te, nonché degli animali. Alcuni sono detti “immondi”, in altri<br />

crescono alberi e erbe; gli alberi vengono poi tagliati e usati (contro le<br />

disposizioni), le erbe vengono mangiate da pecore o bovini. In un caso<br />

(Bas<strong>san</strong>o) si dice che nell’area del cimitero frequentazioni notturne di<br />

malintenzionati fanno sì che vi si commettano “delicta” (non necessariamente<br />

fatti di <strong>san</strong>gue, ma genericamente delle illegalità). In alcuni casi<br />

(quattro) i cimiteri sono cintati, in tutto o in parte, solo da un fosso (“vallati”),<br />

facilmente superabile anche dagli animali, mentre solo in dieci casi<br />

(su trenta) sono chiusi bene o male da una siepe, e nessuno è cintato da un<br />

muro o ha eretta al centro una croce benedetta.<br />

Le case parrocchiali sono fortunatamente in condizioni migliori rispetto<br />

a quelle, cattive, di sacrestie e cimiteri. San Carlo e i sinodi provinciali le<br />

avrebbero volute a fianco della chiesa o nelle sue immediate adiacenze, in<br />

buono stato e sufficientemente capaci per dare decente alloggio al clero<br />

della parrocchia (al parroco, a eventuali coadiutori e, nel caso di collegiate,<br />

ai canonici). Nella metà dei casi (quindici su trenta) le case parrocchiali ci<br />

sono (“adest”), e poiché non si dice altro è da presumere che siano accettabili;<br />

in sette casi sono ampie, e con giardino o orto (“viridario”). Solo in<br />

cinque casi sono bisognose di serie riparazioni o inabitabili (Seniga, Gottolengo,<br />

Volongo, Bagnolo, Poncarale), mentre in due parrocchie (Pralboino<br />

e Verolanuova) al momento mancano perché sono state abbattute per<br />

ampliare la piazza del paese.<br />

I numerosi altri luoghi di culto (cento nella sola Bassa centrale, tra chiese<br />

sussidiarie, oratori campestri, chiese di confraternite, chiese annesse a<br />

conventi, ecc.) sono per lo più congrui quanto ad ampiezza di spazi e stato<br />

di conservazione, ma per un quinto (diciotto su cento) sono definiti “indecentes”,<br />

“rudes”, “ruinosi”, “conversi in usus profanos”, “incongrui”.<br />

Anche per questi luoghi di culto, tuttavia, la congruità dichiarata riguarda<br />

XXIII

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