san carlo 2 bassa bresciana.qxd - Brixia Sacra

INTRODUZIONE
do poi, subito, gli altari, tutta la chiesa e il clero. La solennità, grande e
orchestrata, vuole indicare che tutte le componenti della società (civili, religiosi,
militari, nobili e contadini, popolo tutto) sono bisognose di riforma,
si sottomettono e Dio, si affidano al vescovo, padre e pastore, cui il concilio
ha affidato, anzi, ha riaffidato con chiarezza questo compito precipuo.
Peraltro la figura di Bollani era già da non pochi anni circondata da prestigio
e autorità: si trattava di un patrizio veneziano, della più alta nobiltà,
già suprema autorità civile a Brescia, e ora vescovo 17 . Egli unisce sperimentata
capacità di governo politico e materiale a una cultura teologica e a una
spiritualità di alto profilo. Essendo poi Brescia parte della metropolia milanese,
era uno dei vescovi suffraganei di s. Carlo e in tale veste aveva partecipato
ai concili provinciali indetti dal Borromeo. Conosceva dunque
direttamente la svolta pastorale borromaica e l’ispirazione carolina. Vescovo
dopo la fine del concilio, si impegna decisamente per la sua attuazione,
con azione pastorale incisiva: celebra un sinodo, riorganizza la curia, fonda
il seminario, promuove la catechesi secondo il modello di Castellino da
Castello, fonda le cattedre teologale e penitenziaria nella cattedrale, per
dare al clero e al popolo una regolare e sicura predicazione dottrinale e
morale. Infine, visita tutta la diocesi con grande cura.
Gli effetti si vedono presto: la visita a Castiglione mostra la parrocchia
già in parte cambiata, e soprattutto un pastore attivo e attento, che insiste
sugli aspetti più spirituali, dottrinali, pastorali. Esamina più accuratamente
il clero, tanto sul sapere, quanto sul fatto che confessi, che predichi, che
faccia catechismo. Il clero non si fa trovare impreparato: risiede, celebra
con regolarità, si confessa e confessa, catechizza, ha le costituzioni episcopali,
è consapevole dei suoi doveri, tiene con ordine i libri parrocchiali e
mostra di conoscere bene la propria gente: poiché il vescovo si informa
dettagliatamente dei comportamenti del popolo, il clero si mostra molto
più attento di prima, informando con cura su inconfessi, concubinarii,
17
C. CAIRNS, Domenico Bollani bishop of Brescia: Devotion to Church and State in the
Republic of Venice in the Sixteenth Century, Nieukoop 1976; F. MOLINARI, La pastorale del
vescovo Bollani tra S. Carlo Borromeo e il cardinale Gabriele Paleotti, «Brixia Sacra», n.s., 17
(1982), pp. 16-30; F. MOLINARI, Domenico Bollani (1514-1579) vescovo di Brescia e Carlo
Borromeo (1538-1584). Linee di ricerca sulla pastorale post-tridentina in una Chiesa locale,
Brescia 1983; D. MONTANARI, Clero e società a Brescia negli atti della visita pastorale e nelle
Costituzioni del Bollani, «Brixia Sacra», n.s., 17 (1982), pp. 30-67.
XXXIX