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san carlo 2 bassa bresciana.qxd - Brixia Sacra

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BRIXIA SACRA<br />

bestemmiatori, di cui redige elenchi nominativi. Poiché il concilio ha sottolineato<br />

il ruolo del vescovo quale padre e tutore dei poveri, Bollani (cosa<br />

mai prima fatta dai precedenti visitatori) chiama a sé gli amministratori del<br />

Monte di pietà e del Consorzio dei poveri, raccomandando loro cura e onestà.<br />

Uomo prudente, ex rettore di Brescia, esperto delle tensioni che potevano<br />

verificarsi quando si fosse toccata la materia amministrativa, non<br />

chiede di esaminare i bilanci, ma ne fa balenare la possibilità e mette sull’avviso<br />

i responsabili, raccomandando loro di redigere i bilanci annuali alla<br />

presenza del parroco.<br />

I due conventi, prima mai visitati e del tutto lasciati da parte, perché<br />

esenti dalla giurisdizione episcopale, sono ora coinvolti da Bollani, il quale<br />

non ha il diritto di compiere la visita in essi, ma, con zelo per le anime,<br />

incontra i religiosi, richiamandoli tutti alla comune responsabilità sacerdotale.<br />

Le chiese della cittadina sono elencate tutte, senza omissioni, e vengono<br />

visitate: sono in stato molto più decoroso che dieci anni prima. Il vescovo<br />

compie larghe consultazioni, interrogando non solo il clero secolare, ma i<br />

frati e parecchi laici, tra i quali i governatori del Consorzio dei poveri, alcuni<br />

nobili, il notaio, il medico, cui s. Carlo aveva affidato responsabilità “spirituali”:<br />

il medico doveva avvisare i malati del loro vero stato, perché, se gravi,<br />

ricevessero i sacramenti e si preparassero alla morte cristiana; il notaio doveva<br />

chiedere ai testatori se intendevano erogare beni in beneficenza, e rendere<br />

note le disposizioni testamentarie a pro dei poveri e della Chiesa.<br />

La parrocchia è in condizioni migliori, sia materialmente che spiritualmente:<br />

le chiese sono meglio tenute, il clero va d’accordo, è preparato,<br />

esercita la cura d’anime, catechizza; le rendite dei benefici non sono più<br />

taglieggiate dallo scandaloso fenomeno delle pensioni; è in atto una regolare<br />

anagrafe parrocchiale (nati, matrimoni, morti, stato d’anime); ci sono<br />

enti assistenziali attivi e incisivi (Monte di pietà, Consorzio dei poveri);<br />

crescono i legati a fini di culto e di assistenza.<br />

Il vescovo conclude la visita con decreti volti a migliorare il decoro del<br />

tabernacolo e a rendere più devota e decorosa l’amministrazione del viatico.<br />

Riflesso della insistenza della Chiesa postridentina sulla “presenza reale”,<br />

che andava con ogni mezzo e modo sottolineata e onorata. La visita del<br />

vicario Pilati 18 nel 1573 mostra con evidenza come la cura pastorale triden-<br />

18<br />

Archivio storico dioce<strong>san</strong>o di Brescia, Archivio Vescovile, fondo Visite pastorali, vol. 4.<br />

XL

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