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san carlo 2 bassa bresciana.qxd - Brixia Sacra

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BRIXIA SACRA<br />

ordina di riattarle. Addirittura se ne dimenticano due su quattro (non se ne<br />

parla). Neppure ci si cura di rimediare ad alcuni gravissimi disordini e abusi<br />

che vi si compiono: i giovinastri del paese vanno abitualmente ad avere rapporti<br />

con una prostituta (detta Todeschina) nella chiesa di S. Maria La Rosa,<br />

priva di porte e col tetto rovinato, ma non si prende alcun provvedimento.<br />

La parrocchia di Castiglione non è priva di aspetti positivi: grosso borgo<br />

di più di 6000 anime, ha cinque preti secolari che collaborano in accordo<br />

col parroco (anche perché tutti nominati da lui), che mostrano di<br />

rispondere “recte” o “bene” alle domande circa nozioni di teologia (sulla<br />

base della Summa ancilla) o circa il manuale per i confessori. Ci sono due<br />

confraternite (dei Disciplini e del Corpo di Cristo) che indicano il radicamento<br />

di devozioni significative: non solo quella eucaristica, che dopo<br />

Trento avrà un forte sviluppo, ma anche penitenziale, espiativa (i Disciplini)<br />

preoccupata di intercedere contro le calamità (“a peste, fame et bello<br />

libera nos Domine”). Queste confraternite, specie quella eucaristica, hanno<br />

un notevole seguito popolare.<br />

Infine le modalità di visita mostrano alcuni significativi aspetti pastorali:<br />

Negu<strong>san</strong>zio ode la messa, predica, prega, amministra la cresima, fa un<br />

minimo di esame al clero.<br />

La visita di mons. Bollani 16 ha invece tutt’altro carattere e impegno. Il<br />

vescovo la compie di persona e la inizia con modalità solenni e indicative di<br />

una profonda svolta spirituale e pastorale. Si sente subito che l’aria è cambiata.<br />

Prima che egli entri nel territorio di Castiglione, gli vengono incontro<br />

i nobili con in testa il “praetor”; ai confini della parrocchia lo attende, per<br />

accompagnarlo, una grande processione composta da oltre cinquecento tra<br />

ragazze e donne, dai membri delle due confraternite con croci e gonfaloni<br />

(altre circa cinquecento persone), i frati francescani e i serviti, infine il clero<br />

secolare con croci e baldacchino. Viene accompagnato al canto del Veni<br />

creator Spiritus e le milizie sono schierate a rendergli onore. Il vescovo, sotto<br />

il baldacchino portato dai nobili, va alla chiesa dove prega, celebra l’officio<br />

dei morti, apre la visita pastorale cominciando dal tabernacolo e visitan-<br />

16<br />

Archivio storico dioce<strong>san</strong>o di Brescia, Archivio Vescovile, fondo Visite pastorali, vol.<br />

1-3. Parzialmente trascritti da Paolo Guerrini, gli atti della visita Bollani sono stati studiati<br />

da D. MONTANARI, Disciplinamento in terra veneta. La diocesi di Brescia nella seconda metà<br />

del XVI secolo, Bologna 1987 (Annali dell’Istituto storico italo-germanico in Trento.<br />

Monografie, 8).<br />

XXXVIII

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