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arte e beni culturali negli insegnamenti di giovanni paolo ii

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Roma, troviamo l’incoraggiamento e l’ispirazione <strong>di</strong> cui abbiamo bisogno<br />

per continuare sul nostro cammino.<br />

I molti pellegrini che giungono in questo luogo danno anche espressione<br />

dell’universalità della Chiesa. Noi parliamo lingue <strong>di</strong>verse. Rappresentiamo<br />

una ricca varietà <strong>di</strong> culture. Eppure attraverso il battesimo e la fede<br />

siamo uniti nella speranza e nell’amore. Siamo tutti membri dell’unico<br />

corpo <strong>di</strong> Cristo, la Chiesa.<br />

6. Vorrei ora rivolgere una parola agli artisti che prendono p<strong>arte</strong> a<br />

questo raduno e danno <strong>di</strong>mostrazione delle loro capacità. Il frutto dell’evangelizzazione<br />

iniziata dai santi Cirillo e Meto<strong>di</strong>o è stato meravigliosamente<br />

abbondante e vario. Esso riluce nello splendore della liturgia <strong>di</strong>vina dei<br />

popoli slavi. Influenzò in grande misura i contorni e lo sviluppo della loro<br />

cultura, com’è riflesso nella musica, nella letteratura, nell’architettura e in<br />

molte altre forme d’<strong>arte</strong> e <strong>di</strong> pensiero. Infatti, tale influenza è così penetrante<br />

che non si può comprendere la cultura degli slavi senza riconoscere il<br />

decisivo apporto della fede cristiana.<br />

È profondamente giusto quin<strong>di</strong> che, assieme a san Benedetto, Cirillo e<br />

Meto<strong>di</strong>o <strong>di</strong>vidano il titolo <strong>di</strong> patroni d’Europa. Poiché in effetti questi tre<br />

gran<strong>di</strong> santi hanno contribuito in maniera altamente significativa al patrimonio<br />

culturale e artistico dell’Europa sia occidentale che orientale.<br />

312<br />

AAS 78 (1986) pp. 273-278; Insegnamenti, VIII/2 (1985) pp. 940-947<br />

Testo originale in lingua francese<br />

Discorso ai filatelici<br />

(Città del Vaticano, 28 ottobre 1985)<br />

Signor ministro, signori presidenti dei Comitati Nazionali e delle Federazioni<br />

Internazionali <strong>di</strong> Filatelia, signori organizzatori dell’Esposizione<br />

Mon<strong>di</strong>ale « Italia 85 » e voi tutti intervenuti a questa u<strong>di</strong>enza.<br />

Sono lieto <strong>di</strong> incontrarmi con voi e vi ringrazio per aver voluto farmi<br />

visita in occasione dell’importante manifestazione che, su iniziativa del<br />

Ministero italiano delle poste e telecomunicazioni, si svolge quest’anno in<br />

questa città. Ringrazio il signor ministro per le cortesi parole e desidero<br />

esprimere a mia volta un vivo compiacimento per il successo <strong>di</strong> questa<br />

esposizione, che può vantare la presenza <strong>di</strong> tante amministrazioni postali<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse nazioni e dei maggiori collezionisti ed espositori filatelici <strong>di</strong> tutto<br />

il mondo.<br />

Il vostro interesse, illustri signori, si rivolge a un’eccellente espressione<br />

d’<strong>arte</strong>, quella del francobollo, che è <strong>di</strong> per sé un’eloquente e significativa<br />

forma <strong>di</strong> linguaggio universale. Il francobollo, infatti, non si limita solo a<br />

obiettivi funzionali, ma tende a raggiungere qualificate espressioni <strong>di</strong> bellezza<br />

figurativa. Di più, esso vuole perseguire peculiari interessi <strong>culturali</strong>

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