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arte e beni culturali negli insegnamenti di giovanni paolo ii

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società. Èper questo che nell’infanzia è in gioco la sorte stessa <strong>di</strong> tutta la<br />

vita, della « sua » e della « nostra », cioè della vita <strong>di</strong> tutti. Serviremo,<br />

quin<strong>di</strong>, la fanciullezza valorizzando la vita e scegliendo « per » la vita a<br />

ogni livello e l’aiuteremo presentando agli occhi e al cuore tanto delicati e<br />

sensibili dei piccoli ciò che nella vita c’è <strong>di</strong> più nobile e alto.<br />

Elevando lo sguardo a questo ideale, a me sembra <strong>di</strong> incontrare il volto<br />

dolcissimo della Madre <strong>di</strong> Gesù, la quale, totalmente impegnata a servire il<br />

suo <strong>di</strong>vin Figliolo, « conservava tutte queste cose nel suo cuore ». 11 Nella<br />

luce del suo esempio, io rendo omaggio alla missione che a tutti voi spetta<br />

in campo pedagogico e, nella fiducia che l’assolverete con amore pari alla<br />

sua <strong>di</strong>gnità, vi bene<strong>di</strong>co <strong>di</strong> cuore.<br />

28<br />

AAS 71 (1979) pp. 930-932; Insegnamenti, II/1 (1979) pp. 1190-1194<br />

Discorso a delegazioni bulgare<br />

(Città del Vaticano, 25 maggio 1979)<br />

Eccellenza, signore e signori!<br />

Vi ringrazio per questa visita in Vaticano. Ringrazio in particolare per i<br />

saluti e per gli auguri che mi avete portato da p<strong>arte</strong> del presidente del<br />

Consiglio <strong>di</strong> Stato della Repubblica Popolare <strong>di</strong> Bulgaria; contraccambio<br />

sinceramente.<br />

Saluto tutti coloro che compongono le delegazioni qui presenti: le<br />

personalità che rappresentano le tra<strong>di</strong>zioni <strong>culturali</strong> bulgare; il metropolita<br />

Pankratij, capo della delegazione della Chiesa ortodossa bulgara, e i membri<br />

della delegazione cattolica, tra i quali vedo i miei fratelli nell’episcopato,<br />

sua eccellenza monsignor Bogdan Dobranov e monsignor Samuel Dijoundrine.<br />

La vostra presenza a Roma, per assistere alla inaugurazione dell’esposizione<br />

organizzata alla Biblioteca Apostolica Vaticana su « I manoscritti e i<br />

documenti del Vaticano riguardanti la storia della Bulgaria » e per prendere<br />

p<strong>arte</strong> alle celebrazioni in onore dei santi Cirillo e Meto<strong>di</strong>o, illustra in<br />

maniera eloquente il fatto che i legami della Santa Sede con la Bulgaria, sia<br />

a livello ecclesiastico che civile, non sono <strong>di</strong> recente data, ma durano da<br />

numerosi secoli. Le vostre delegazioni – composte da personalità del mondo<br />

religioso e del mondo culturale – <strong>di</strong>mostrano inoltre che la cultura e la<br />

fede religiosa, non solo non sono tra loro in contrasto, ma intrattengono<br />

l’una verso l’altra dei rapporti simili a quelli tra il frutto e l’albero. È<br />

sufficiente stu<strong>di</strong>are l’origine delle culture dei <strong>di</strong>versi popoli per vedere come<br />

la cultura è stata e rimane una manifestazione autentica <strong>di</strong> alcune delle più<br />

11 Lc 2,51.

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