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arte e beni culturali negli insegnamenti di giovanni paolo ii

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chiamata a un servizio internazionale trae il suo valore dagli obiettivi stessi<br />

che sono perseguiti dalle organizzazioni internazionali. Questi obiettivi<br />

trascendono le sfere puramente materiali o intellettuali; essi investono la<br />

sfera morale e quella spirituale. Attraverso il vostro lavoro, potete offrire il<br />

vostro amore all’intera famiglia umana, a ogni persona che ha ricevuto il<br />

meraviglioso dono della vita, affinché tutti possano vivere insieme in pace e<br />

in armonia, in un mondo giusto e pacifico, dove tutti i loro bisogni fondamentali,<br />

fisici, morali e spirituali, possano essere sod<strong>di</strong>sfatti.<br />

Il visitatore che avete avanti a voi ammira ciò che voi fate e crede nel<br />

valore del vostro compito.<br />

Grazie per la vostra accoglienza. Invio il mio saluto <strong>di</strong> cuore anche alle<br />

vostre famiglie. In modo particolare, spero che voi possiate provare una<br />

gioia profonda e durevole nell’opera che svolgete per il bene <strong>di</strong> tutti gli<br />

uomini, le donne e i bambini <strong>di</strong> questa terra.<br />

AAS 71 (1979) pp. 1143-1144; Insegnamenti, II/2 (1979) pp. 545-547<br />

Testo originale in lingua inglese<br />

Discorso al concerto della Chicago Symphony Orchestra<br />

(Chicago, USA, 5 ottobre 1979)<br />

Mi sento veramente onorato dalla splen<strong>di</strong>da esecuzione dell’Orchestra<br />

Sinfonica <strong>di</strong> Chicago. Vi ringrazio per avermi dato l’opportunità <strong>di</strong> esprimere<br />

la mia profonda ammirazione per la bellezza artistica <strong>di</strong> cui avete<br />

voluto farmi p<strong>arte</strong>cipe questa sera. Accettate la mia profonda riconoscenza.<br />

Mi sento poi onorato nel potere, in questa occasione, unire la mia voce<br />

a quella del mio predecessore Paolo VI, il quale, nella eloquente testimonianza<br />

<strong>di</strong> un lungo pontificato, si mostrò amico degli artisti. Con tutta<br />

l’intensità della sua nobile anima, egli espresse la stima della Chiesa per<br />

il ruolo dell’<strong>arte</strong>. Egli stesso con grande abilità guidò la Chiesa cattolica in<br />

un <strong>di</strong>alogo con gli artisti del mondo. Era sua viva speranza che ogni <strong>arte</strong> e<br />

bellezza avrebbe elevato lo sguardo dell’uomo verso Dio, ad<strong>di</strong>tando la via<br />

all’increata bellezza.<br />

Nello scambio culturale e spirituale <strong>di</strong> questa sera, voglio estendere il<br />

mio rispettoso saluto a tutti gli artisti <strong>di</strong> questa terra, dando risalto al ruolo<br />

che essi sono chiamati a svolgere con capacità pro<strong>di</strong>giosa per il progresso<br />

della vera cultura <strong>negli</strong> Stati Uniti e nel mondo intero.<br />

Per onorare la memoria <strong>di</strong> Paolo VI, in nome mio, e a nome della<br />

Chiesa, ancora una volta esprimo il mio rispetto e la mia ammirazione per<br />

il contributo che date a sollevare l’umanità, per la vostra creazione artistica<br />

che esalta ciò che è umano e raggiunge ciò che è religioso e <strong>di</strong>vino.<br />

AAS 71 (1979) p. 1235; Insegnamenti, II/2 (1979) p. 650<br />

Testo originale in lingua inglese<br />

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