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arte e beni culturali negli insegnamenti di giovanni paolo ii

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fervida devozione dei fedeli alla passione <strong>di</strong> Cristo, attestata dalle innumerevoli<br />

croci erette sul ciglio delle strade, dalle frequenti raffigurazioni <strong>di</strong><br />

Gesù sofferente, tipiche espressioni dell’<strong>arte</strong> popolare, dai luoghi chiamati<br />

Kalvarija con le loro stazioni della Via Crucis, che hanno meritato alla vostra<br />

terra l’appellativo <strong>di</strong> « terra delle croci ».<br />

E come <strong>di</strong>menticare, in questa trepida vigilia dell’inaugurazione dell’anno<br />

mariano, il grande amore che i fedeli lituani portano alla Madre <strong>di</strong><br />

Dio? La Vergine santissima, madre della misericor<strong>di</strong>a, è particolarmente<br />

venerata e implorata alla Porta dell’Aurora <strong>di</strong> Vilnius, così come in altri<br />

frequentati santuari: a Siluva, a Zmaiciu Kalvarija, a Krekenava, a Pivasiunai.<br />

Da secoli, e oggi ancora, verso questi centri <strong>di</strong> fede e <strong>di</strong> pietà<br />

convergono in pellegrinaggio i fedeli <strong>di</strong> tutte le <strong>di</strong>ocesi, con grande fervore<br />

e sovente anche con fatica e con sacrificio. Essi si affidano a colei che Cristo<br />

dalla croce, in un supremo atto <strong>di</strong> amore, ci ha donato come madre e<br />

me<strong>di</strong>atrice <strong>di</strong> grazia.<br />

Vorrei, infine, dare atto alla comunità cattolica lituana <strong>di</strong> un altro<br />

eloquente segno d’indefettibile attaccamento a Cristo e <strong>di</strong> vitalità ecclesiale:<br />

è l’intenso amore e la piena devozione con cui essa è sempre rimasta unita<br />

alla sede <strong>di</strong> Pietro, cui il Signore ha affidato il ministero <strong>di</strong> confermare i<br />

fratelli e <strong>di</strong> mantenerli uniti nella comunione della sua Chiesa, stabilendolo<br />

come roccia dell’e<strong>di</strong>ficio spirituale, contro cui nulla possono le potenze<br />

degli inferi.<br />

[...]<br />

Insegnamenti, X/2 (1987) pp. 1967-1990<br />

Testo originale in lingua latina<br />

Discorso agli intellettuali e agli artisti<br />

(Varsavia, Polonia, 13 giugno 1987)<br />

Cari signori e signore! Egregi fratelli e sorelle!<br />

1. Permettetemi <strong>di</strong> ricollegarmi subito alla prima parola della lettura<br />

degli Atti degli Apostoli, scelta per il nostro o<strong>di</strong>erno incontro: « Erano<br />

assidui... ». 1<br />

Gli Atti parlano della prima comunità cristiana formatasi a Gerusalemme<br />

dopo il giorno <strong>di</strong> Pentecoste intorno agli apostoli, che proprio quel<br />

giorno avevano ricevuto lo Spirito Santo: lo Spirito <strong>di</strong> verità, il Paraclito.<br />

Desidero riferire questa parola, che testimonia, a noi qui riuniti, gli inizi<br />

storici della Chiesa, a tutti coloro che sono assidui in una « comunità »<br />

come quella, la cui caratteristica è « l’insegnamento degli apostoli [...], la<br />

frazione del pane [...], la preghiera ». 2<br />

1 At 2,42.<br />

2 Cfr. At 2,42.<br />

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