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— 176 —<br />

rà tutt'i dubbii: il colore della mucosa gastrica, esaminata alcune ore<br />

dopo la morte, in individui in cui lo stomaco ha conservata tutta<br />

la sua integrità, è pei'fettamente simile a quello che presentano le<br />

circonvoluzioni del cervello quando sono state spogliate delle membrane<br />

che le ricoprono.<br />

Studiando questa mucosa, nei suppliziati e in individui morti repentinamente<br />

in stato di perfetta salute, Rousseau, uno dei primi, è stato<br />

condotto a constatare il suo colore bianco (1). Billard, che avea<br />

avuto l'occasione di esaminare molti cadaveri di individui morti subitaneamente,<br />

è venuto in seguito a confermare l'esattezza delle sue<br />

osservazioni. Ma bisogna notare con molta ragione che al color bianco<br />

si trova d'ordinario mista una tinta leggermente cinerea {2). Al<br />

pari di questi due autori, sono stato abbastanza fortunato da poter<br />

osservare, sia immediatamente dopo la morte, sia alcune ore di poi,<br />

parecchi stomachi perfettamente sani, ed ho potuto riconoscere, che<br />

in ognuno di essi la superficie interna della mucosa gastrica era di<br />

color bianco cinereo.<br />

Questo colore si conserva in tutta la sua integrità 1? o 15 ore<br />

dopo la morte in està, 21, .iO e :>(> ore in inverno. Trascorso questo<br />

tempo comincia ad alterarsi. Se lo stomaco contiene sostanze alimentari<br />

o bevande nella sua cavità, esso si altera più presto. Alterandosi<br />

prende tinte molto varie, ma che hanno tutte per carat-'<br />

fere comune d'essere più fosche e di associarsi tra loro in numero<br />

indeterminato. In questo stato di alterazione si è visto e descritto<br />

il colore dello stomaco dalla maggior parte degli autori, donde la ili<br />

vergenza delle opinioni emesse al riguardo. Così esso sarebbe, secondo<br />

Sabatier rosso porpora, secondo lìichat, rossastro, e secondo Ohaussier<br />

d'un rosso marmoreo; d'una tinta grigia tendente un poco al<br />

giallo ed ;il rosso, secondo Boyer, etc. Queste differenze di tinte, od<br />

altre che sarebbe inutile di passare in esame, si presentano difatti,<br />

agli sguardi dell'osservatore che fa l'autopsia dui' giorni dopo la morte.<br />

Ma tutte sono il risultato, sia d'un semplice fenomeno d'imbibizione.<br />

Ma d'una putrefazione incipiente, sia di queste due cause riunite.<br />

2.' SPESSEZZA.—Nell'uomo adulto, la spessezza della tonaca interna<br />

dello stomaco è di 1 \, millimetro. Ver averne una idea esatta,<br />

Insogna staccare un lembo di questa tonaca, situarla sapra un pezzo<br />

di sughero, poi dividerla linearmente e perpendicolarmente con iatrumento<br />

ben tagliente Variando questi tagli, si potrà veliere che la<br />

mucosa gastrica é più spe-.a nella metà pilorica e che si assottiglia<br />

sempre più a misura che si va verso l'estremità splenica. Ma queste<br />

(1) Rousseau. Mmpunse ijattto intcsltmile (Arch. ipu de imUl. 1821. f. IV.<br />

p. :i>*>).<br />

{ 1) Bdlard. Mttipii.iCii' i/n^tro-intesti'noli: 18jr».

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