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esisterebbero finanche in gran numero, ma di cui io non ho trovato
nell'uomo alcuna traccia.
L'appendice vermicolare è ordinariamente piena di muco che si versa
nel cieco. Vi si riscontrano alcune volte materie escrementizie o
avanzi di materie fecali indurite: alcune volte anche corpi estranei,
come ad esempio, semi di frutta, pallini di piombo, ecc. Santorini
\i ha trovato degli ossiuri vermicolari. — Nel feto, in cui quest appendice
comunica più largamente col grosso intestino, è costantemente
piena di meconio.—Orbano rudimentale, non pare abbia alcun
Ubo importante. In certi casi, si è trovata obliterata, e quest'obliterazione
non avea apportato alcun esito funesto; in alcuni individui ha
potuto essere asportata senza inconveniente.
Il cieco e molto ricco di glandoìe vescicolari. Quando diviene sede
«li ulcerazioni, e costantemente da queste glandoìe che esse principiano.
Se queste ulcerazioni si sviluppano sulle pareti anteriori n laterali,
esse sono raramente seguito da perforazione; ma ^e occupano la parete
posteriore, che è più ordinariamente sprovvista di peritoneo, l'inliammazione
può estendersi al tessuto cellulare *ottostante. In questo
caso essa prende subitamente un carattere molto acuto, e *i termina
in generale con la perforazione del cieco e con la suppurazione: cosi
£i sviluppano la maggior parte degli asi .Iella fossa iliaca.
Le arterie del cieco e della sua appendice vengono dalla parte t.i tutto il
grosso intestino.
li suo diametro sta in qualche modo tra quello del cieco e quello
lidi* intentino tenue e varia molto nei diwrsi punti della sua Imi
Iftu'/./.n, secondo che le sue pareti sono retratte o difese da gas.
La sua situazione e la sua direzione ci sono già note. vbbiaim»
tisto che, per esse il colon può dividersi in quattro porzioni : una
filtra ii ascendente, una trasverso, detta anche turo del colon, una
pb'Wco o discendente, ed una iliaca.