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caria molto facilmente per mezzo di strappamento, sopratutto quando
l'organo comincia a rammollirsi sotto l'influenza della decomposizione
putrida.
La porzione interna, o capsula del rene, e più sottile della precedente,
i'er scoprirla e seguirla nel suo cammino, nell'uomo, bisogna
procedere alla sua ricerca con molta cura ed attenzione. Ma in molto
mammiferi essa è assai manifesta, la sua preparazione non presenta
alcuna difficoltà. Sul rene di alcuni quadrupedi la si può seguire sin
sulle divisioni vascolari di terz'ordine. Le guaine che fornisce ai va-d
aderiscono al tessuto proprio della glandola.
§ 4.° — CONFORMAZIONE INTERNA DEL RENE.
Quando si fa un taglio sul rene, si vede cho è formato di due sostanze,
molto differenti pel loro aspetto e per la disposi/ione che prendono.
DÌ queste due sostanze, 1' una corrisponde al bacinetto, è la sostanza
midollare, l'altra alla periferia del viscere, di cui costituisce
la sostanza corticale.
La sostanza midollare, detta anche sostanza interna sostanza
fibrosa, sostanza tubolare, è mollo consistente, ha un colore rosso
più o meno carico, ed un aspetti) al tempo stesso striato e raggiato.
Si compone di un numero variabili» di segmenti, indipendenti
«li uni dagli altri, di volume ineguale, di forma conica «» piramidale,
rivolti col loro apice, verso I' ilo del rene, e quindi con una direzione
convergente : questi segmenti portano il nonio di piramidi ilei
Malpighi.
La sostanza corticale, sostanza esterna, sostanza glandolare, differisco
dulia precedente per la sua consistenza, che e meno compatta,
pel colore leggermente giallastro, per la sua continuità, e per la prestanza
di corpuscoli, più apparenti in alcuni animali che nell'uomo, ma
eh«- s» possono però distinguere ad occhio nudo, quando una volta
ne ne e pi ««sa conoscenza. Qu«*sii corpuscoli, ai quali Malpighi ha
amile dato il suo nome, costituiscono i gloinerttli del rene, e rappre-
MMii.iuo l'elemento glandolale o seeretore dell'organo.
La -ostali/a corticale, ovunque continua, copre e circonda i **\*inonli
della sostanza tubolare, o piramidi del Malpighi. Penetrando
nvgl' intervalli di queste piramidi, forma tante colonne, che convergono
aiidm v.iso l'ilo e che sono stato bene descritte da Bertin,
nel 17-11, donde il nome di colonne di Berti>i, sotto il quale sono
t n« indicate da quell'epoca in poi dalla maggior parte degli autori.
Ali.- due e tremitìi del reno e su tutta lo parte delle facce anteriore
ì i«noi. corrispondeui' al margine interno, le colonne di Bertiu
dh« inolio s.-uipreppiù dirette a misura che si avvicinano all'ilo, dì
*4rr»f V«i IV.