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Pini da sinistra a destra e continuarsi col foglietto posteriore della
dietro-cavità degli epiploon.
La Caccia esterna o superficiale della tunica sierosa è liscia ed umida,
come quella di tutti gli organi rivestiti dal peritoneo.—La sua
(accia interna o profonda aderisce alla tunica propria in un modo
tanto intimo che queste due membrane sembrano costituirne una sola.
È solamente al livello delle pieghe, per mezzo delle quali questa
tonaca ai continua col peritoneo delle parti vicine, e sopratutto al
livello dell'ilo della milza, che si distinguono molto nettamente dalla
tunica sottostante.
b. La TUNICA PROPRIA, chiamata anche tunica fibrosa, circonda
completamente la milza. E più sottile della precedente, di una tinta
leggermente opalina e semitrasparente, in modo che lascia intravvedere
in alcuni mammiferi, ma non nell'uomo, i corpuscoli della
milza. Liscia e confusa infuori con l'involucro sieroso, aderisce con
la sua fàccia interna alle parti che ricopre. Quando delle placche fibrose
o flbro-cartilaginee si sviluppano alla sujierficie del viscere,
é nella spessezza di questa tunica che prendono origine
Al livello dell" ilo della milza, la tunica fibrosa, dopo essersi se-
'parata dall'involucro sieroso, riveste gl'intervalli dei vasi splenici
e circonda questi da tutt* i lati. Ma non si apre per dar loro pas-
•aggl 0 » »• deprime all'entrata di questi vae si
divide e suddivide come i vasi che contiene. \on sono unite a questi
vasi che per mezzo di un lento tessuto cellulare ; ma per la loro superficie
opposta aderiscono in un modo intimo al tessuto della milza.
Da tutta l'estensione delle guaine vascolari e da tutta la superficie
interna della tunica fibrosa si veggono nascere innumerevoli
prolungamenti, che ae ne distaccano per la maggior parte ad angolo
retto. Dopo un corto cammino, questi prolungamenti si dividono, prendono
allora le più svariate direzioni, s'incrociano, si uniscono e dividono
cosi la cavità circoscritta dagli involucri della milza in un
grandissimo numero di areole, descritte da Malpighi ci nome di cellule.
I più grossi sono quelli che partono dalla faccia interna dell'involucro
llbroso; somigliano a piccole lamelle, che non oltrepassano
nella loro maggior larghezza un millimetro e mezzo o due mi)-
ti) Malpighi. />/• vasi* fiV*.m perctirrtutìbus, e*ntuapu capsula Iìddìoth.
•*at. de Mangtt, t. I, p. :173).
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