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sto arriva a loro contatto, vien trasportato come se entrasse in una
corrente.
IX — Vasi e nervi. L'arteria utero-ovarica, rasentando il margino
aderente della tromba, lascia a questa molti rami, che si spandono
nella sua spessezza. Quando questi rami arteriosi giungono nella
tunica muscolare, divengono molto flessuosi, e molti tra essi si avvolgono
a spira e costituiscono vere arterie elicine. — Le vene, iiw'
dipendenti per la maggior parte dalle arterie, si terminano nella
vena ovarica. Due volte ho visto una di queste venuzze offrire sul
suo cammino un rigonfiamento varicoso, del diametro «li una piccola
nocella. — I vasi linfatici si aggiungono a quelli delle matrice e
dell'ovario per portarsi ai gangli lombari. —I nervi, mollo numerosi,
vengono dal plesso che accompagna l'arteria utero-ovarica.
Meccanismo col quale il padiglione si adatta all'ovario.—La
tromba è destinata a raccogliere gli ovuli alla loro uscita dalle vescichette
ovariche e trasmetterli nell'utero. Per compiere questo ufficio
, il padiglione si applica alla superficie dell'ovario. l J er mezzo
di qual meccanismo si produce questo adattamento? Alcuni autori
X attribuiscono ad uno stato di turgore o di erezione «Iella
tromba, ed altri ai movimenti vermicolari del dotto, ad una specie
di retrazione di questo, in virtù della quale la sua estremità libera
verrebbe a contatto con la glandola. Ma né 1' una uè l'altra di queste
opinioni ci spiegano come la glandola ed il padiglione si avvicinino.
La prima d'altronde ha contro di se i fatti osservati, imperocché
questi dimostrano che, la struttura della tromba non è quella
degli organi erettili.
Questo avvicinamento, dunque, non era ancora spiegato, quando
Itougel, in una serie di ricerche accuratamente eseguite sulle quattro
«lassi «li vertebrati, è giunto a comprenderne il meccanismo, il quale
è il risultato dell'azione combinata delle libre raggianti del legamento
dell'ovario e del legamento rotondo posteriore.
Le fibre del legamento dell'ovario si portano, non solamente verno
la glandola ed in tutte le parti dell'ala oh«* essa occupa, ma anche
nell'ala della tromba, situata in un piano anteriore e più elevato.
Tra questi- ultime ve ne sono alcune che si estendono fino al padiglione,
che descrivono al livello di questa una curva, la cui concavità
guarda in basso, indentro e indietro: tutte queste fibre, contraendosi
simultaneamente, attirano il corpo della tromba indietro
verso la superficie della glandola, ed applicano la base del padiglione
su questa superficie Le fibre del legamento lombare, tirando I*
tromba in basso ed indietro, esagerano la sua curva ravvicinane
le sUe due estremità, e concorrono cosi a stabilire la continuità della
glandola e del suo dotto. Secondo kouget, questi due muscoli si coniportano,
in riguardo all'ovario ed alla tromba, come due cordoni é