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in una espirazione ordinaria equivalga a 500 centimetri cubici, cioè
a mezzo litro.
Nella valutazione della quantità d'aria che i polmoni tengono costantemente
in riserva, gli osservatori non sono neanche di accordo.
P. Berard, che ha cercato di riassumere i loro lavori e che ha preso
la media dei risultati ai quali essi sono giunti, fa notare che essa è
sempre più considerevole di quella che si sposta ad ogni movimento
respiratorio e starebbe a questa come 7:1 , equivarrebbe in conseguenza
a 3500 centimetri cubici o 3 litri e mezzo.
Il volume d'aria che contengono i polmoni di capacità media nella
respirazione ordinaria varia dunque da 3500 a 1000 centimetri cullici
, o da 3 litri e mezzo a 4 : sarebbe di 3 litri e mezzo solamente
alla fine dell'espirazione, e di 4 litri alla fine dell'inspirazione.
C. — Peso dei polmoni.
I polmoni acquistano per l'aria che vi penetra una leggerezza
notevole: nessun altro viscere si può loro paragonare sotto questo
rapporto. Ma è necessario distinguere il loro peso specifico ed il
loro peso assoluto.
l.° PESO SPECIFICO.—Nell'adulto e nel bambino che ha respirato
i polmoni sono meno pesanti del volume di acqua che spostano, in
modo che galleggiano quando s 1 immergono in questo liquido. Immersi
dopo essere stati ridotti al più piccolo volume possibile, galleggiano
ancora, imperocché l'aria che vi si trova non potrebbe essere
espulsa totalmente.
Nel neonato che non ha respirato, questi organi si comportano
differentemente: immersi nell'acqua vanno a fondo. Donde segue che,
quando si vuol constatare se i polmoni di un feto nato morto contengono
o no aria, basta staccarli e paragonare il loro peso con
quello dell'acqua: se vanno al fondo, l'aria non è ancora penetrata
nella loro spessezza, ed il neonato, in conseguenza, non ha respirato
; se galleggiano , contengono aria, ed egli ha probabilmente respirato.
Ma ciò non si potrebbe affermare con certezza, imperocché
l'aria di cui sono pieni potrebb'essere stata introdotta dopo la morte
per via d'insufflazione; e se la morte fosse già avvenuta da molto
tempo, la leggerezza dei polmoni potrebbe anche dipendere dai gas
che prowengono dalla decomposizione putrida. Pur tuttavia questo
modo di valutare il loro peso specifico, destinato sopratutto ad illuminare
la giustizia sulla vitalità del feto al momento della sua
; astila, è ancora più sicuro di tutti quelli che sono stati messi in
uso, ed è noto da molto tempo sotto il titolo di docimasia palmo-
Imre idrostatica. Galeno ne fa già menzione, ma non e stato applicato
alla medicina legale che nel 166^ da Schreger - e da q"