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Queste glandoìe presentano lo stesso colore e la stessa consistenza
dei lobi e lobuli del pancreas.—Il dotto escretore che ne parte si
comporta anche come il dotto pancreatico. Vedremo fra poco che
questo è accompagnato dai lobuli della glandola sin nella spessezza
delle pareti dell' intestino. Avviene lo stesso di tutt' i dotti escretori
delle glandoìe duodenali, che spariscono nella spessezza della tunica
mucosa, al momento in cui emergono da questa. La porzione libera
di questi dotti è dunque estremamente corta, in modo che sono molto
difficili a riconoscere ed a seguire nell'adulto ; nei neonati si distin
guono più facilmente e si può vedere che sono accompagnati da lobuli
piccolissimi sin nella spessezza della mucosa.
Gli orifizii pei quali queste glandolo si aprono sulla mucosa si
veggono al fondo dei solchi che separano i villi lamellosi del duodeno.
Il loro diametro non differisce da quello delle glandolo tubolari.
Usi. — Brunner, al quale dobbiamo la conoscenza di queste glandolo,
le avea assimilate ai lobuli del pancreas. Secondo lui esse non
erano che parti per così dire staccate di questa glandola e sparse
nella spessezza delle pareti del duodeno donde il nome di pancreas
secondario, pancreas secundarìum, sotto il quale le avea collettivamente
indicate. Passando in seguito allo studio della loro funzione,
e d'avviso che esse sieno destinato ad emulsionare gli alimenti:
Liquor glandularuni per modem emulsionis facit ad digestionem ctborum
».
Sparse nelle pareti del duodeno, esse sono rispetto al pancreas ciò
che lo strato glandolare sotto-mucoso della bocca è rispetto alle glandoìe
salivari. Questo paragone, al pari di tutte le considerazioni desunte
dall'anatomia, come il colore, la forma, la consistenza, la struttura,
tendono a farci riguardare le glandoìe duodenali come tante glandolo
pancreatiche.
Ma t'I Bernard ha l'atto notare con ragione che le considerazioni
puramente anatomiche non provano niente quando trattasi di determinare
gli usi di una glandola. Egli ricorda l'analogia che erasi voluta
stabilire altra volta tra le glandoìe salivari da una parte ed il pancreas
dall'altra, analogia che l'anatomia confermava tanto ampiamente, e
che la fisiologia sperimentale però ha rovesciata; poi, come argomenti
positivi, l'eminente fisiologo invoca in favore della sua opinione
le differenze molto pronunziate che presentano, nelle loro proprietà
chimiche, il pancreas e le glandoìe di Brunner,
Prima differenza.—Il tessuto del pancreas acidifica rapidamente i
grassi neutri sdoppiandoli in glicerina ed in acido grasso : quello
delle glandoli* di Brunner non possiede questa proprietà, che non si
trova del resto in nessun altra glandola dell'economia.
Su onda t/t/jwntti. — L'iieijua nella quale si e per lungo li'iiipo mare