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ampliazione, sono coricate sulle ovaie, che appoggiansi anche essici
legamenti utero-sacrali.
L'estremità esterna dell'ovidutto ne rappresenta la parte più mobile.
Questa mobilità le permette di ravvicinarsi all' ovario al monente
della caduta dell'ovulo e di applicarsi ai diversi punti della
JI uuperficie.
tuite da ciascun lato alla parte più alta dell'utero, le trombe partecipano
a tutti gli spostamenti che può subire quest'organo. Nello stato
«li gravidanza, si elevano con esso per restare temporaneamente
nell'ipogastrio e nella regione ombelicale, d'onde si prolungato» -in
nei fianchi. Dopo il parto poggiano sulle regioni iliache; poi a misura
che la matrice diminuisce di volume, rientrano a poco a poco nella
escavazione pelvica.
H.liirezione.— Oli ovidutti si estendono orizzontalmente, dalle parti
laterali della matrice verso le parti laterali dell'escavazioiie pelvica.
Se l'utero si abbassa, ciò che è frequente, subendo la loro estremità
interna lo stesso abbassamento, essi divengono ascendenti «la dentro
ut fuori. Nel corso della gestazione, la loro «'stremila interna elevandosi,
al contrario, più che resterna, sono obliqui in s«*ns opposto.
Nello stato ordinario, si dirigono dapprima trasversalmente da
dentro in fuori «* parallelamente al grand'asse dell'ovario. Ma giunti
al livello alla parte media di quest' organo cominciano a«l inlloltersi,
per inclinarsi in dietro «• in dentro: poi curvandosi su loro stessi,
gli ovidutti si portano quasi direttameli te in dentro. l»a questa
direzione risulta:
KiK'. 017. — Carpa di llosenmuller. - Tra.nha uterina.
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I* t he la loro metà esterna descrìve una curva, la cui cui
fc»'*i guarda indietro, indentro ed in basso;