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— 386 -<br />

superiore; il piccolo pettorale, la parte inferiore del gran pettorale,<br />

il gran dentato e gl'intercostali, che non intervengono se non nelle<br />

profonde inspirazioni ; — 2.° in espiratori : tali sono i sottocostali, il<br />

triangolare dello sterno, il piccolo dentato inferiore, il gran petto<br />

rale nei suoi tre quarti superiori, il trapezio nella sua parte dorsale,<br />

i muscoli addominali, e forse anche il grande dorsale, sull'azione<br />

del quale esistono ancora opinioni diverse;—3." in quelli che non<br />

sono né inspiratori né espiratorie a questa classe appartengono i sopracostali,<br />

il piccolo dentato superiore ed il romboide.<br />

Il diaframma, contraendosi, non perde la forma a volta che gli è<br />

propria. La sua parte centrale o aponevrotica si abbassa pochissimo.<br />

Nelle sue parti laterali, cioè in quelle che corrispondono alla<br />

base dei polmoni, si verifica il maggiore abbassamento. Questo è il<br />

risultato della contrazione delle fibre muscolari estese .dal centro frenico<br />

alle sei ultime costole, fibre che abbiamo visto portarsi per la<br />

maggior parte orizzontalmente infuori, applicarsi alle costole e discendere<br />

in seguito verticalmente. Quando queste fibre si contraggono,<br />

le loro due metà tirano, ciascuna nella sua direzione, il punto<br />

al quale ai attaccano. La metà interna tira in basso ed in fuori il<br />

centro frenico, che essa abbassa, allungandosi a spese della metti<br />

verticale. Questa tira le costole in alto, e poiché queste sono più<br />

mobili del centro frenico, così esse si elevano più che questo non<br />

discenda.<br />

Sicché la direzione che seguono le fibre muscolari attaccate alle costole<br />

persiste, e la forma generale del muscolo durante la sua contrazione<br />

resta presso a poco la stessa; solamente, la porzione orizzontale<br />

di queste fibre costali si allunga tanto più a spese della porzione<br />

verticale, per quanto la contrazione del muscolo è più energica.<br />

Da questo modo di azione del diaframma risulta che, esso ingrandisce<br />

al tempo stesso i tre diametri del torace : allunga il diametro verticale<br />

abbassandosi, 1'antero-posteriore elevando le costole, ed il trasversale,<br />

sia elevando le costole, poiché queste non possono elevarsi<br />

senza portarsi infuori, sia imprimendo loro un movimento di rotazione<br />

intorno ad una linea che passa per le loro due estremità.<br />

e.—Arterie e vene del torace.<br />

Le ARTERIE che si distribuiscono alle pareti del torace sono: le<br />

intercostali superiori, branche delle succlavie, destinate ai due o tre<br />

primi spazi intercostali; le intercostali posteriori, branche dell'aorta<br />

toracica, le mammarie interne, le diaframmatiche inferiori e la toracica<br />

lunga o mammaria esterna.<br />

Le arterie intercostali, nello spazio che percorrono dalla colonni<br />

vertebrale all'angolo delle costole, occupano la parte media degli'spazl

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