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luppo di quello si trovi il lobo destro, il quale non riceve dapprima che
un miscuglio dei due sangui, e poi un sangue esclusivamente venoso.
Si vede difatti che il lobo sinistro è quello il cui sviluppo e
più rapido. Al terzo mese eguaglia il lobo destro alla nascita e
già molto più piccolo, e diminuisce sempreppiù sino all'età in cui
il fegato raggiunge il suo completo sviluppo.
Dopo la nascita la vena ombelicale si oblitera dapprima alla sua
estremità libera, poi di mano in mano fin presso al punto in cui si
continua con la vena porta, ove resta permeabile per una estensione
di 12 a 15 millimetri. Questa obliterazione si opera in un tempo molto
vario, che non oltrepassa mai 15 a 18 mesi, e che spesso è molto meno
lungo. Nello stesso tempo che si oblitera, si retrae nella sua guaina,
e sale 4 a 6 centimetri al disopra dell'ombelico, fenomeno che C.
Robin ha indicato e ben descritto in una memoria letta all'Accademia
di Medicina. Così obliterata e retratta, si presenta sotto l'aspetto
di un cordone la cui estremità libera non si attacca alla cicatrice
ombelicale che per mezzo di un piccolo gruppo di filamenti cellulofibrosi,
nella composizione dei quali C Robin ha potuto constatare
Fi-, s.jy. . Origine delle cmc epatiche; disposizione dei lobuli
riguardo a queste vene.
I. Vena interlobulaiv -2.2.2 2.2.2.2.2. Vene intralobulari che furono dai lobuli .la i-m
prendono oti-,,,,. e si aprono n.-lla vena i.iterlobulare sulla quali, qu.'St. lobuli poggiali».
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