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bilmente, una delle più notevoli. Per farsene una giusta idea, basta
dilatare questi organi con rinsulllazione e lasciare in seguito uscire
1' aria che contengono : essi si afflosciano e riprendono allora bruscamente
il loro volume primitivo in virtù della elasticità di cui sono
dotati.
Al momento dell'inspirazione, la colonna d'aria che si precipita nei
polmoni preme sulle pareti degli alveoli e lotta in qualche modo contro
la loro elasticità, che essa mette in azione; ma dacché il movimento
di espirazione comincia, questa elasticità, reagendo sulla colonna
d'aria dilatatrice, concorre a cacciarla al di fuori , e perciò ha
un'azione molto importante nel fenomeno dell'espirazione.
Alla fine dell'espirazione, l'elasticità dei polmoni non è completamente
esaurita, ed ecco perchè all'ora suprema dell'ultimo respiro vediamo
le pareti toraciche deprimersi al di là dei limiti cui giungono
durante la vita.
Dopo questa retrazione finale potrebbe credersi che l'elasticità polmonare
fosse esaurita. Non è però così : aprite in effetti sopra un
cadavere la cavità del petto, e vedrete i polmoni deprimersi istan
taneamente, allontanandosi dalle costole e dal diaframma. Allora,
infine, ma solamente allora, la loro potente elasticità si trova interamente
esaurita. Alcuni autori aveano pensato che, i polmoni si afflosciano
quando si apre il torace, perchè sono compressi dall'aria
che si precipita nella cavità pleurica. Ma P- Berard, in una memoria
pubblicata nel 1X50, ha ben dimostrato che, questa opinione avea
il grave torto di sconoscere i principi più elementari di tisica ;
quando infatti la cavità del petto viene aperta, l'aria atmosferica
pesa egualmente e sulla superfìcie esterna e sulla l'accia interna dei
polmoni; si fa dunque equilibrio a sé stessa, ed il restringimento o
piuttosto la riduzione di questi organi non si può attribuire, in conseguenza,
che alla loro sola elasticità.
K ancora a questa proprietà che bisogna attribuire la convessità e
la tensione del diaframma, ambedue tanto evidenti dopo l'ablazione
dei visceri addominali: così, quando si apre la cavità pleurica e l'elasticità
dei polmoni rimane esaurita, si vede questo muscolo, divenuto
pendulo, ricadere verso l'addome.
F. — Torma e rapporti dei polmoni.
La forma dei polmoni si può paragonare, con Haller, a quella di
un cono irregolare, la cui base sarebbe tagliata obliquamente a spese
d.-lla parte anteriore per adattarsi sul diaframma, e la cui parte interna
sarebbe scavata per permettere ai due coni pulmonari di rice-
\ere il cuore nel loro intervallo. L'avvizzirsi di questi organi dopo
l'apertura del torace dissimula in qualche modo la loro vera con-