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— 468 -<br />

Le ramificazioni destinate ai vasi pulmonari si distinguono al contrario<br />

per la loro tenuità e per la loro rarità.<br />

I rametti che si distribuiscono nel tessuto cellulare sotto-siero^<br />

ed interlobulare hanno due origini.—Gli uni nascono dall'iirteria<br />

bronchiale, al momento in cui penetra nel polmone. poi camminano<br />

sotto la pleura che riveste la faccia interna dell'organo, e sotto<br />

quella che tappezza le facce per le quali i lobi si sovrappongono.—<br />

Gli altri nascono profondamente, camminano tra i lobuli e si estendano<br />

sino alla pleura che corrisponde alla faccia costale. Questi due<br />

ordini di rametti sono al tempo stesso molto gracili e molto lunghi.<br />

Le loro divisioni terminali si perdono, sia nel tessuto pulmonare<br />

interlobulare. sia nel tessuto cellulare sottopleurale.<br />

b. VENE BRONCHIALI.—Come le arterie che esse accompagnano, queste<br />

vene sono ordinariamente due, luna destra, e l'altra sinistra, ed<br />

hanno origine: 1° dai bronchi; 2° dal tessuto cellulare sottopleurale<br />

ed interlobulare ; 3° dai gangli linfatici.<br />

Le radicette che provengono dai bronchi nascono dalle tre o quattro<br />

prime divisioni di questi. Quelle che emanano dalle divisioni seguenti<br />

si portano, come abbiamo visto, nelle vene pulmonari.<br />

La superfìcie dalla quale la vena bronchiale prende origine è dunque<br />

molto meno estesa di quella nella quale si ramifica l'arteria corrispondente.<br />

E questo un fatto del tutto eccezionale nell'apparecchio<br />

circolatorio, ed è facile spiegarlo quando si pone monte: 1° che<br />

le pareti delle piccole divisioni bronchiali sono molto sottili ; 2" che il<br />

sangue portato in queste pareti dalla parte terminale dell'arteria bronchiale<br />

è abbastanza vicino alla corrente aerea per subirne l'influenza ;<br />

3° che se tende a perdere le sue proprietà essenziali pel l'atto della<br />

nutrizione, tende anche incessantemente a riacquistarle, e le riacquista<br />

in efletti per questa influenza. Ora poiché il sangue che circola<br />

in queste piccole divisioni bronchiali riacquista in qualche modo, a<br />

misura che le perde, tutte le proprietà del sangue arterioso e si<br />

trova in condizioni del tutto identiche con quello dei lobuli, sembra<br />

naturale che fosse raccolto anche dalle vene pulmonari.— Al<br />

livello dei grossi bronchi la cui spessezza è molto maggiore il<br />

sangue circolante nell'arteria bronchiale non subisce più l'inlbii'iua<br />

dell'aria atmosferica, passa dunque allo stalo di sangue venoso, e si<br />

porta nell'apparecchio vascolare a sfiligli*: nero. Le radicette che lo<br />

contengono formano con la loro riunione successiva un piccolo tronco<br />

che segue in generale l'arteria bronchiale,

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