13.06.2013 Views

*.V *

*.V *

*.V *

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

- M4 —<br />

1° Che le ramificazioni terminali dell' arteria epatica e della<br />

vena porta, o vasi afferenti dei lobuli, formano con le prime radicette<br />

delle vene epatiche, o vasi efferenti, una rete capillare di una<br />

estrema delicatezza, di cui ogni maglia contiene una cellula.<br />

2° Che le ramificazioni terminali dei vasi afferenti occupano<br />

specialmente la periferia dei lobuli, mentre che le prime radicette ilei<br />

vasi efferenti ne occupano piuttosto il centro.<br />

Ognuna di queste proposizioni può essere facilmente dimostrata.<br />

iniettando da una parte, nelle vene epatiche, una soluzione di gomma<br />

sufficientemente concentrata e colorata col carbonato di piombo; dall'altra<br />

nella vena porta una soluzione colorata col giallo di cromo,<br />

ed infine nell' arteria epatica lo stesso liquido colorato col bleu di<br />

Prussia. Si otterrà un risultato più completo ancora e molto più sicuro<br />

se s'inietta la sola vena porta in un fegato , e le vene epatiche<br />

in un altro dopo avere antecedentemente lavata la glandola<br />

con una corrente d'acqua tiepida. Quando si procede a questa<br />

iniezione il primo risultato che si ottiene , se trattasi della vena<br />

porta e se il fegato non è stato lavato , è di spingere il sangue<br />

nei lobuli, poi da questi nella vena epatica , in modo che si vede<br />

dapprima uscire questo liquido solo, ed in seguito mischiato in proporzioni<br />

decrescenti alla soluzione gommosa, ed infine questa soluzione<br />

pura di ogni miscuglio.<br />

A tale risultato, che si produce prontamente e senza sforzi, si<br />

resta sorpreso dell'estrema facilità con la quale i vasi venosi afferenti<br />

ed efferenti del fegato comunicano tra di loro, e pure questi<br />

vasi non comunicano che pei capillari. Ma (mesti capillari sono<br />

tanto prodigiosamente numerosi nella spessezza di ogni lobulo, che<br />

il loro numero supplisce qui al volume, e basta a renderci conto<br />

della facile comunicazione stabilita tra le ultime divisioni della vena<br />

porta e le prime radicette delle vene epatiche. Se tanti autori non<br />

sono riusciti nell'iniezione e nello studio di questi capillari, è per-'<br />

che non si sono serviti di lenti d'ingrandimento, che sono qui di<br />

assoluta necessità.<br />

Quando i lobuli sono stati convenientemente iniettati, per ben osservare<br />

la disposizione rispettiva di tutt' i loro vasi, bisogna fare ili<br />

preferenza sulla superficie ilei fegato un taglio sottile parallelo a questa<br />

ed esaminarlo in seguito alla luce riflessa di una lampada con un<br />

ingrandimento di 2T> a 30 diametri. Niente di più facile che vedere in<br />

ogni lobulo la sua vena centrale le sue principali branche e Ir<br />

innumerevoli radicette che ne rappresentano l'origine. Il numero ilij<br />

queste radicette e così grande che circondano quasi completamente la .<br />

vena iutralobulare ed i suoi principali affluenti. Sui lobuli schiacciati,<br />

come quelli, ad esempio, della superficie del fegato, sembrano disposte<br />

per lo più sui due lati opposti della stessa branca, quasi come le ,<br />

barbe di una penna sullo stelo comune.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!