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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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perduto di van Eyck, la tecnica ad olio, l’interesse per il<br />

dettaglio e le qual<strong>it</strong>à tattili, le forme plastiche documentano<br />

la conoscenza della cultura fiamminga, penetrata a P<br />

nella seconda metà del secolo attraverso le correnti spagnole<br />

e il Regno di Napoli (annesso nel 1442). Il San Sebastiano<br />

di Pedro Terrenes (1488: P, Cattedrale) rivela l’influenza,<br />

seppure assai lim<strong>it</strong>ata, di Antonello da Messina;<br />

la prevalenza dell’un<strong>it</strong>à compos<strong>it</strong>iva sulla molteplic<strong>it</strong>à miniaturistica,<br />

la funzione strutturante dei corpi nello spazio<br />

risentono della nuova visione <strong>it</strong>aliana e dimostrano l’intens<strong>it</strong>à<br />

e la circolar<strong>it</strong>à dei rapporti che legarono le culture<br />

iberica, fiamminga e <strong>it</strong>aliana. (ath).<br />

Palma il Giovane (Jacopo Negretti, detto)<br />

(Venezia 1548 ca. - 1628). Al soggiorno romano, che secondo<br />

le fonti si protrae dal 1567 al 1576-78, non corrispondono<br />

allo stato attuale delle conoscenze, le opere ricordate<br />

da Baglioni e da Ridolfi nella Galleria e nelle<br />

Logge Vaticane, oltre a una Gloria di Angeli in adorazione<br />

del Sacramento nella chiesa dei Crociferi, cioè Santa Maria<br />

in Trivio, e ad un affresco con la Vergine ai Santi Vincenzo<br />

e Anastasio. L’unica opera, rifer<strong>it</strong>a al 1568, ancora<br />

conservata risulta un disegno raffigurante Matteo da Lecce<br />

della pml di New Jork, influenzato dallo stile grafico<br />

di Taddeo e Federico Zuccari. Proprio alla cultura p<strong>it</strong>torica<br />

dei due fratelli è legata, infatti, la prima comm<strong>it</strong>tenza<br />

pubblica al rientro a Venezia: la decorazione del soff<strong>it</strong>to<br />

della Sala del Maggior Consiglio in Palazzo Ducale del<br />

1578-79 raffigurante Venezia coronata dalla V<strong>it</strong>toria, dove<br />

i caratteri del disegno e l’illusionismo prospettico testimoniano<br />

la conoscenza della p<strong>it</strong>tura manieristica dell’Italia<br />

centrale. Ai primi anni veneziani appartiene anche il suo<br />

primo Autor<strong>it</strong>ratto (1580 ca.) conservato alla Pinacoteca di<br />

Brera. Tra il 1583 e il 1590 si dedicò alla decorazione<br />

dell’Ospedale dei Crociferi con l’Adorazione dei Magi,<br />

oggi perduta, il Doge Renier Zeno benedetto dal Redentore,<br />

del 1585, i tre teleri dedicati a Pasquale Cicogna realizzati<br />

nel 1586-87, le tele laterali con le Storie dei Crociferi e<br />

infine, tra il 1589 e il 1590, con l’affresco del soff<strong>it</strong>to raffigurante<br />

il Compianto del Cristo morto, l’Assunta e angeli<br />

musicanti. P<strong>it</strong>tore in linea con istanze iconografiche della<br />

Controriforma, realizzò un notevole numero di opere religiose<br />

come il Giudizio Universale del 1594-95 per la Sala<br />

dello Scrutinio in Palazzo Ducale e i due pendants firmati<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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