Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

noto come pittore di facciate, specialità da cui gli derivò
il soprannome di Bernardino delle facciate o Bernardino
delle grottesche, di cui si conservano quelle a sgraffito del
Palazzo di Bianca Capello e del Palazzetto Pitti.
Probabilmente alla fine di questo decennio il P compì un
viaggio a Roma che gli rivelò le grandi opere di Raffaello,
Salviati e Zuccari. Al periodo immediatamente seguente
appartengono alcune opere già di notevole rilievo, che
fanno risaltare le sue qualità di decoratore e di narratore
(Santa Maria Novella, lunette del chiostro grande; Palazzo
Capponi; San Pierino; Santa Felicita, Miracolo della
Neve, 1589). La sua attività si fa anche piú intensa
nell’ultimo decennio del secolo quando diventa l’«agiografo»
prediletto dei certosini (affreschi nelle certose di
Firenze, di Siena e di Pisa); è in questi anni che arricchisce
ancora la sua cultura con la conoscenza degli esempi
dei virtuosi senesi Vanni e Salimbeni. Nel 1595 eseguí un
grande affresco nel coro della Certosa di Val d’Ema
(Morte di san Bruno) che si rifà alla tradizione narrativa
del Quattrocento e che, come in generale la sua opera di
decoratore, presuppone anche l’ascendente di Andrea del
Sarto (Santissima Annunziata, cappella della Madonna del
Soccorso, 1598 ca.; chiesa del Carmine; Santa Maria degli
Angeli, chiostro; San Marco; Palazzo Pitti, Sala di Bona,
1608-1609; Pistoia, Santissima Annunziata, chiostro). Pur
appartenendo per oltre un decennio al nuovo secolo, il P
ha il suo luogo piú appropriato nell’evoluzione della decorazione
monumentale fiorentina cinquecentesca, con esiti
che tuttavia presuppongono le novità della «riforma».
Di particolare interesse la ricca opera grafica del P, spesso
di qualità assai alta (Uffizi, Albertina, Louvre). (fv+sr).
Podesti, Francesco
(Ancona 1800 - Roma 1895). Pittore incredibilmente prolifico,
lasciò non meno di mille opere tra quadri «di storia»,
ritratti, affreschi; ebbe grande successo in tutta la
sua lunghissima vita e ottenne molti riconoscimenti ufficiali.
Di formazione accademica, malgrado la successiva
adesione alla tematica romantica nei soggetti di molti suoi
dipinti il P rimase sostanzialmente neoclassico non senza
moderati accenti puristi.
A Roma con una sovvenzione della municipalità di Ancona
concessagli nel 1816, il giovanissimo P si iscrive all’Accademia
di San Luca seguendovi i corsi di G. Landi e di
Storia dell’arte Einaudi