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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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Anche Roberto Longhi, con un’impostazione cr<strong>it</strong>ica costru<strong>it</strong>a<br />

su postulati differenti, conduceva intanto un’operazione<br />

analoga leggendo l’arte del Trecento bolognese in<br />

chiave espressiva.<br />

Attraverso i secoli si sono cosí sussegu<strong>it</strong>e molteplici interpretazioni<br />

del «fenomeno p», e il nostro, in particolare<br />

nella sua prima metà, ne ha prodotte in modo spasmodico.<br />

La decodifica di tali atteggiamenti, come insegna<br />

Francis Haskell, va al di là del constatare l’esistenza di<br />

una semplice moda, autodefinendosi come uno dei punti<br />

di osservazione privilegiati, vero sismografo, di quei mutamenti<br />

piú vasti che avvengono nella sfera del sociale: di<br />

qui l’importanza delle indagini sulle «riscoperte nell’arte»<br />

e sulla storia del gusto. (mal).<br />

prim<strong>it</strong>ivismo<br />

Se il termine storico-artistico p entra stabilmente a far<br />

parte del lessico alla fine del sec. xix, la rivalutazione sentimentale<br />

e ideologica di espressioni artistiche del passato<br />

si manifesta nell’età moderna, con forza, nell’Italia posttridentina,<br />

quando trattatisti e prelati esaltano l’immediatezza<br />

e la purezza di contenuto religioso riscontrabili nelle<br />

opere d’arte prerinascimentali. La precettistica proposta<br />

da personaggi quali Gilio o Paleotti è efficace nell’indicare<br />

vincoli iconografici fondati sull’antica tradizione cristiana,<br />

mentre non è altrettanto facilmente rintracciabile<br />

l’influenza di quelle affermazioni sulle scelte formali degli<br />

artisti. Dalle ricerche erud<strong>it</strong>e che nel Seicento rivalutano<br />

le scuole p<strong>it</strong>toriche locali, rilanciando nella sua interezza<br />

la cultura figurativa di ogni singola c<strong>it</strong>tà, alle ricostruzioni<br />

d’insieme che nel settecento approdano al riconoscimento<br />

dell’autonomia dei caratteri e delle forme dell’arte medievale,<br />

la storiografia artistica <strong>it</strong>aliana trova nel collezionismo<br />

un riscontro puntuale e arriva a consegnare alla cultura<br />

e al gusto del sec. xix una valutazione pos<strong>it</strong>iva<br />

dell’arte medievale, così come della fase arcaica della<br />

civiltà figurativa dell’antich<strong>it</strong>à classica. L’argomento è<br />

stato ampiamente trattato da G. Prev<strong>it</strong>ali nel 1964 in La<br />

fortuna dei prim<strong>it</strong>ivi. Nei primi decenni dell’Ottocento, tra<br />

il soggiorno di Ingres e quello dei nazareni, Roma è centro<br />

di elaborazione e di diffusione del purismo, e le affermazioni<br />

di Bianchini e Minardi si collocano nella scia<br />

degli Sfoghi del cuore di un frate amante dell’arte di<br />

Wackenroder, riproponendone l’idealizzazione del cristia-<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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