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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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moghul, ricche stoffe ed eleganti racemi fior<strong>it</strong>i. Il maggior<br />

fascino di questi dipinti, bordati di rosso, è dovuto agli<br />

splendidi colori, la cui vivac<strong>it</strong>à è simile agli smalti.<br />

MÇnaku e lo stile di Guler I primi anni del sec. xviii consacrano<br />

il successo delle formule dello stile di Bahsol¥ nei<br />

vari stati p: il disegno nervoso e r<strong>it</strong>mico delle opere piú<br />

antiche lascia il posto però a una maniera piú riflessiva,<br />

come può vedersi nelle illustrazioni di RÇgamÇlÇ o di<br />

nÇyaka-nÇyikÇ esegu<strong>it</strong>e nel primo quarto del sec. xviii, o<br />

nei fogli di RÇmÇyana dell’antica collezione di Kulu<br />

(ChandigÇrh, Government Museum and ag; Benares,<br />

Bharat Kala Bhavan), dipinte da vari artisti verso il 1710-<br />

1720. La tavolozza resta altrettanto brillante, ma i profili<br />

presentano un contorno dolce e il modellato si fa piú delicato,<br />

le pose perdono in parte la rigidezza iniziale e la<br />

linea d’orizzonte del paesaggio si abbassa. Questo sforzo<br />

verso un maggiore naturalismo si afferma nelle illustrazioni<br />

di un G¥tÇ Govinda (Museo di ChandigÇrh; Benares,<br />

Bharat Kala Bhavan; Londra, vam), opera essenziale, poiché<br />

il colophon indica che venne esegu<strong>it</strong>a nel 1730 da<br />

MÇnaku, con ogni probabil<strong>it</strong>à lo stesso artista di Guler.<br />

L’autore di questo G¥tÇ Govinda si sforza, riflettendo un<br />

mutamento di gusto nelle corti p, di adattare le formule<br />

dell’antico stile di Bahsol¥ a un’arte piú naturalistica,<br />

sotto la pressione di mode provenienti dai centri moghul;<br />

i colori, sempre assai vivi, sono meno dissonanti creando<br />

l’impressione di una maggiore morbidezza. In queste pagine<br />

si riscontra lo stabilizzarsi di alcune formule che s’imporranno<br />

nei dipinti della metà del secolo, particolarmente<br />

quelli che vanno complessivamente sotto il nome di<br />

«stile di Guler»: animazione della superficie mediante<br />

pannelli murari obliqui che suggeriscono la profond<strong>it</strong>à,<br />

sviluppo di figurazioni paesistiche, talvolta in grandi ondulazioni<br />

astratte, talvolta in prospettiva, con paesaggi<br />

assai realistici come nella Montagna dei serpenti (Nuova<br />

Delhi, nm). La nuova corrente artistica messa in luce dal<br />

G¥tÇ Govinda del 1730 si afferma nelle illustrazioni di<br />

BhÇgavata PurÇa (Museo di ChandigÇrh; Benares, Bharat<br />

Kala Bhavan; Patna, coll. G. K. Kanoria); la gamma<br />

cromatica si amplia, le armonie si fanno piú dolci, si accentua<br />

il naturalismo, particolarmente nell’amb<strong>it</strong>o prospettico,<br />

i tipi fisici si discostano sempre piú da quelli<br />

dell’antico stile di Bahsol¥, annunciando molto chiaramente<br />

quelli del celebre gruppo BhÇgavata.<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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