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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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Pater, Jean-Baptiste<br />

(Valenciennes 1695 - Paris 1736). Figlio del mercante e<br />

scultore Antoine P, che lo affidò a un p<strong>it</strong>tore della corporazione<br />

di San Luca a Valenciennes, J.-B. Guidé (1706),<br />

operò a Parigi con Watteau (1711-13 e 1720), di cui fu<br />

uno dei pochi allievi. Nel 1728 fu accolto nell’Accademia<br />

come p<strong>it</strong>tore di feste galanti: (Divertimenti di soldati: Parigi,<br />

Louvre). Come Watteau, restò in disparte rispetto alla<br />

p<strong>it</strong>tura ufficiale del tempo, operando per mercanti e collezionisti,<br />

quali il duca de La Force. Tra i suoi ammiratori<br />

fu Federico II, che ne possedeva oltre quaranta quadri.<br />

Nella scia di Gillot e di Watteau, e come Lancret, attinse<br />

parecchi suoi soggetti dal teatro (Festa <strong>it</strong>aliana: Parigi,<br />

Louvre), dai lavori di Dancourt (l’Orchestra di paese: New<br />

York, coll. Frick), dalle opere letterarie di La Fontaine,<br />

Molière (Monsieur de Pourceaugnac: Buckingham Palace),<br />

Scarron (dipinti che ne illustrano il Roman comique: Berlino-Charlottenburg).<br />

Trattò raramente soggetti di genere<br />

(Selvaggina: Parigi, Louvre), ma volentieri si piegò alla<br />

moda del tema orientale (Sultano nell’harem: Berlino-<br />

Charlottenburg; Caccia cinese, 1736: Museo di Amiens,<br />

proveniente dalla Pet<strong>it</strong>e Galerie del re a Versailles). Le<br />

sue scene paesane e mil<strong>it</strong>ari rivelano un talento piú personale:<br />

le Vivandiere di Brest (Londra, Wallace Coll.), la<br />

Fiera di Bezons (New York, mma); l’elemento gaio e<br />

aneddotico si accosta qui piú alle scene familiari dei p<strong>it</strong>tori<br />

dei Paesi Bassi che a quelle di Watteau. Il medesimo<br />

compiacimento descr<strong>it</strong>tivo cost<strong>it</strong>uisce il fascino delle Pastorali<br />

e delle Bagnanti, liberamente trattate in tonal<strong>it</strong>à<br />

grigiastre animate da qualche tocco di colore vivo, e dal<br />

manierismo rococò dei drappeggi (Stoccolma, nm; Museo<br />

di Angers; Londra, Wallace Coll.; Buckingham Palace;<br />

Palazzo di Potsdam): si è ben lungi, con questa franca<br />

gaiezza, dalla malinconica poesia di Watteau. Mentre<br />

Lancret evolve verso la rappresentazione di scene di famiglia,<br />

P, poco apprezzato da Mariette, resta piú fedele<br />

alle feste galanti della sua giovinezza: le tratta come p<strong>it</strong>tura<br />

di costume, viva e seducente, con quell’ombra di realismo<br />

che, malgrado la sua copiosa opera, cost<strong>it</strong>uisce l’original<strong>it</strong>à<br />

di quest’eccellente colorista. (cc).<br />

Pater, Walter Horatio<br />

(Londra 1839 - Oxford 1894). La sua formazione avviene<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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