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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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(1755-63) nella residenza reale di Sans Souci di Federico<br />

II di Prussia.<br />

Con il Settecento si comincia a rendere pubbliche alcune<br />

collezioni. Molte p furono annesse alle Accademie artistiche<br />

con la funzione di ausilio per gli artisti. Tra queste<br />

possiamo ricordare la Pinacoteca Cap<strong>it</strong>olina, fondata nel<br />

1748 da Benedetto XIV accanto alla Scuola del nudo, e la<br />

piccola raccolta Zambeccari donata all’Accademia Clementina<br />

di Bologna nel 1762, primo nucleo della futura<br />

Pinacoteca Nazionale, quest’ultima riordinata con quelle<br />

di Brera e di Venezia in epoca napoleonica. Fuori d’Italia<br />

si può ricordare a Parigi la sistemazione di un consistente<br />

nucleo di quadri di proprietà reale nel palazzo del Lussemburgo<br />

(1750). Ed è di pochi anni dopo (1765) la voce<br />

Louvre nella Encyclopédie di Diderot, dove si propose di<br />

trasformare la Grand Galerie del Louvre in p coi dipinti<br />

delle collezioni reali. Il progetto, attuato a partire dagli<br />

anni ’80, fu completato nel 1810 sotto Napoleone. Il sec.<br />

xviii vedrà nascere i primi grandi musei destinati alle sole<br />

opere p<strong>it</strong>toriche, esposte secondo cr<strong>it</strong>eri storici, nel nuovo<br />

clima culturale d’impronta illuminista: la p di Pommersfelden<br />

in Franconia, di Düsseldorf, di Kassel, di Schleissheim<br />

presso Monaco, di Dresda, dove affluirono nel<br />

1746 un centinaio di dipinti del duca Francesco III di<br />

Modena, sono vari esempi di una tendenza generalizzata<br />

in tutta Europa. Nel 1734 il Builder’s Dictionary riportava<br />

la voce Dispos<strong>it</strong>ion of Pictures con tredici regole per la<br />

collocazione dei quadri nelle p. Negli anni ’70-80 del secolo<br />

si hanno i primi esempi di allestimento sistematico di<br />

p: la Galleria Elettorale di Düsserldorf fu curata da L.<br />

Krahe con la collaborazione di Ch. von Mechel che ne<br />

pubblicherà il catalogo illustrato (1778). Tale catalogazione<br />

scientifica fruttò al von Mechel l’incarico dell’allestimento<br />

della p nel castello del Belvedere di Vienna, dove il<br />

cr<strong>it</strong>erio sistematico distingueva, con sorprendente visione<br />

moderna, le varie aree geografiche di provenienza dei<br />

quadri. Le cornici recavano il cartellino col nome dell’artista<br />

e il numero d’inventario rispondente a quello del catalogo<br />

illustrato, ed<strong>it</strong>o nel 1784. Il concetto di proprietà<br />

pubblica delle collezioni d’arte e delle opere p<strong>it</strong>toriche<br />

prenderà piede solo dopo la Rivoluzione francese. A partire<br />

dall’età napoleonica si formarono le grandi p nazionali<br />

nelle principali cap<strong>it</strong>ali europee (a Milano Brera, a Madrid<br />

il Prado, ad Amsterdam il Rijksmuseum, a Napoli il<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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